La notizia della decurtazione degli stipendi dei soci lavoratori e dei dipendenti della Cooperativa C.I.M.S è un grave campanello d’allarme per il territorio. La notizia era già nell’aria da diverso tempo, ma oggi con il comunicato dei sindacati si è data ufficialità ad una situazione che inquieta e preoccupa tutta Imola e il suo circondario, infatti stiamo parlando di 280 persone di cui un centinaio non soci. Questa era la cooperativa che aveva riassorbito gran parte dei lavoratori della Cesi e doveva segnare un riscatto contro un vecchio sistema che aveva portato alla disperazione tante famiglie, perché la crisi della Cesi aveva messo in ginocchio e fatto chiudere tante altre aziende medio piccole del territorio, creando dei veri e propri disastri. Purtroppo, a quanto pare, le cose non stanno andando per niente bene, ma le Istituzioni devono essere parte attiva di questa grave difficoltà che interessa tante famiglie del territorio prima che si ripeta quella “macelleria sociale” che si è registrata con la Cesi. Non so se questa cooperativa ha cercato di realizzare un nuovo modello dove i vertici vengano scelti per meriti e competenze, dove il ricambio nei ruoli dirigenziali sia costantemente garantito e dove i soci possano essere parte attiva della crescita e dello sviluppo dell’impresa nella quale lavorano, ma la paura è che questa sia una bomba ad orologeria pronta a deflagare in qualsiasi momento. Voglio ricordare anche la puerile propaganda fatta dal Pd quando 40 lavoratori Cesi dovevano essere riassorbiti in Cims. Ora cosa dicono i piddini che governano il territorio ? Si fanno di nebbia come con la Cesi? Non possiamo lasciare soli questi lavoratori con le relative famiglie e non condividiamo la scelta di decurtare circa 100 euro allo stipendio già minimo degli operatori. Da Giugno queste situazioni non saranno tenute celate, ma con Palazzolo sindaco e il centrodestra a traino Lega Nord le priorità saranno le famiglie e il lavoro. Non ci nasconderemo e non lasceremo nessuno solo cercando anche di migliorare, nel limite delle nostre competenze, un nuovo modello di cooperazione che in tanti casi ha portato a grandi risultati anche sul nostro territorio.
Simone Carapia
Consigliere Lega Nord Circondario Imolese