Caro TuttoImola,
questa campagna elettorale sta fornendo davvero spassose risate!
Ci sono i civici, o coloro si fan chiamare tali. Ce ne sono sia a destra che a sinistra.
Quelli di “destra” però, ultimamente saltano a impollinare da un fiore all’altro. Sono partiti dalla riserva indiana
ormai estinta dei fittiani, poi sono riusciti ad accasarsi con Palazzolo e infine, a liste già fatte, a scappare via gettando gli stracci, con il simbolo dei forconi (anch’essi ormai estinti) presentando due liste in un sol colpo.
Poi hanno impugnato il kalumet della pace con il centro-sinistra, o meglio, il bicchiere dell’aperitivo di Elios, caso strano, nel giorno e nell’ora prestabilita dalla coalizione di centro sinistra per presentare il loro candidato nel noto locale imolese.
Insomma, come definire questi alternativi non saprei. Non sarà che vorranno fungere da lista civetta per il PD? Proprio come nel 2013, quando tra l’altro il medesimo simbolo civico della “motoretta” era già apparso, assorbito da Manca e nemmeno presentatosi alle amministrative dopo tanta cagnara.
Certo è, che anche il centro destra ha passato cinque anni a spendere nomi, per poi candidare un ex civico social democratico, proveniente da ambienti della sinistra, ricordate l’Asinello di Prodi?. Ma come? Non sarà mica una tattica dei vertici per il “perdere facile”? Oppure il vecchio e sempre utile stratagemma che può fornire un candidato sindaco con diverse preferenze, da “girare” ai suoi compagni di lista. Un “fair-play” sempre di moda. Non mi sembra utilizzino lo stesso fair play i compagni di lista di Palazzolo i quali, hanno preferito aggiudicarsi preferenze sicure, (e la poltrona) a discapito del Municipio. Non solo, questo egoismo, potrà produrre anche un calo di voti in grado da non fargli raggiungere nemmeno il ballottaggio. Come può un elettore di Forza Italia e Lega votare un simbolo sconosciuto e un candidato dell’ultima ora? E poi l’altro civico passato a Forza Italia, Vacchi, era stato candidato da Bignami il giorno di Ferragosto scorso. Non sarà che tutti i piani erano già stati studiati a tavolino?
Grazie. Antonio Di Tacco.