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Nella giornata di ieri, 6 marzo 2018, ha avuto luogo la presentazione del Rapporto sulla povertà elaborato dal Centro di ascolto della Caritas di Imola, punto di riferimento importante per il nostro territorio. Il Rapporto offre una fotografia dettagliata del fenomeno: Nel 2017 si sono rivolti al Centro 731 volti, a cui corrispondono 1.849 componenti del nucleo familiare. Gli italiani sono passati dal 44,5% del ’16 al 49,2% del ’17! Gli ingressi sono rimasti costanti rispetto all’anno precedente, ancora una volta sintomo che si è raggiunta una “saturazione numerica” al Centro di Ascolto il quale ha visto impegnati sempre di più i suoi operatori, il numero medio di accessi quotidiani è passato dal 10,8 del ’16 al 12,7 (+17%). La frequenza delle persone che si sono presentati è aumentata, senza contare poi l’incremento della multi problematicità delle situazioni che affrontate.
Al di là dei dati numerici e delle iniziative contenuti nel rapporto, la Caritas di Imola ha desiderato sottolineare che in un momento storico di grande incertezza, si nota, nelle persone una preoccupante escalation di individualismo (i poveri contro altri poveri), di accaparramento e conseguente diminuzione del senso del limite, di dimenticanza dei doveri, di pretese separate dalle responsabilità, di attesa che qualcun altro faccia qualcosa per loro. Aumenta il lamento sulla propria situazione e la fatica di rimboccarsi le maniche. Diminuisce, per converso, la voglia di crescere, di venirci fuori da soli, di lavorare su se stessi. Aumentano, di pari passo, le tensioni relazionali e l’aggressività anche nei confronti del Centro di Ascolto Sono tutti fattori che lanciano una sfida sempre più difficile da cogliere dalla Caritas, ma ancora più avvincente, per proporre itinerari educativi capaci di trasmettere i valori che possano contribuire al superamento del disagio.
Si constata, inoltre, come siano in pericoloso incremento le situazioni-limite delle famiglie. Con ciò si intende i contesti familiari di grave marginalità, di mancanza assoluta di mezzi, apparentemente senza via d’uscita, senza reti parentali. Famiglie, la maggior parte delle quali italiane, che hanno bisogno di tutto. La Caritas di Imola si chiede come si è potuto giungere a tanto sul nostro territorio? Come si è potuto permettere che la forbice della disuguaglianza si allargasse così tanto?
La Caritas di Imola vede una situazione sociale nel nostro territorio sempre più critica, con i servizi territoriali assediati di fronte al crescere di bisogni inevasi. La Caritas afferma che non può supplire a politiche pubbliche locali in affanno, in particolare sui due temi cruciali: la casa ed il lavoro e considera che troppo poco si è fatto fa a riguardo, e troppi sono stati i doveri scaricati sul Terzo settore. Completa, purtroppo, anche la delega pubblica nei confronti della Caritas circa le persone senza dimora che aumentano, di anno in anno, in modo esponenziale. La Caritas di Imola chiede che non si abbassi la guardia sul tema drammatico delle dipendenze, in particolare su quella da gioco d’azzardo e augura che la politica locale possa nel futuro aggredire sempre più queste ed altre tematiche ampliando i confini del welfare tradizionale.