Il consigliere del Carroccio, vice presidente della commissione pari opportunità: “E’ quanto emerge dalla relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sui femminicidi: subito l’applicativo che permette ai Pronto Soccorso di registrare i casi di violenza su donne e minori”
“Quanto emerso dalla relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sui Femminici, presentata questa mattina nel corso della “Commissione per la parità e per i diritti delle persone” della Regione, è gravissimo: a Bologna, su 700 donne che sono state seguite dalla “Casa delle donne” a causa delle violenze subite, soltanto 5 sono state segnalate dal Pronto Soccorso”.
La denuncia arriva dal consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti, che spiega: “Per affrontare un fenomeno purtroppo sempre più diffuso, bisognerebbe conoscerlo fino in fondo e per farlo le Istituzioni si devono dotare di tutti gli strumenti necessari. Tra questi troviamo l’applicativo che permette ai Pronto Soccorso di registrare i casi di violenza su donne o minori che tuttavia, come ho più volte denunciato in Commissione non è presente in tutte le Aziende Sanitarie del territorio regionale, fra cui i presidi ospedalieri di Bologna”.
“E’ sempre bello parlare di contrasto alla violenza di genere, ma poi alle parole devono seguire i fatti – attacca il consigliere che è anche vice presidente della commissione pari opportunità in Regione – e purtroppo devo constatare che l’Ausl di Bologna non è dotata dell’applicativo che permette di registrare i casi di donne o minori vittime di violenza”
“L’Ausl di Bologna e la Regione si attivino immediatamente per adeguare i Pronto Soccorso con l’applicativo già presente in altre realtà del nostro territorio – conclude Marchetti – affinché l’odioso fenomeno della violenza su donne e minori possa essere monitorato e, dunque, debellato”.