Simone Carapia
Il TAR di Bologna aveva respinto nel settembre del 2016 la richiesta di sospensione cautelare della delibera riguardante le modifiche al piano sosta del Comune di Imola, richiesta presentata a nome di un gruppo di cittadini imolesi residenti in centro.
I giudici del Tar, “tenuto conto … del potenziamento dei percorsi ciclabili nonché dei trasporti pubblici e dell’incentivazione dell’uso di questi ultimi con la realizzazione di parcheggi gratuiti in prossimità della ferrovia…” avevano ritenuto che non vi fossero i presupposti per la concessione di quanto richiesto e condannano i ricorrenti al pagamento delle spese sostenute dalla controparte.
In questi giorni i cittadini hanno pagato le spese legali al Comune (oltre 2.918,24euro), per il ricorso erano stati spesi 2 mila euro, e inevitabilmente la ferita si è riaperta …dopo il danno la cosiddetta beffa.
Non vogliamo entrare nel merito della decisione del tribunale, ma chi ha fatto ricorso contro il piano sosta del Comune, sono cittadini imolesi residenti nel centro storico di Imola e sprovvisti di garage. Questi cittadini sino al 30 maggio 2016, con apposito contratto stipulato con Area Blu dal costo di 66 euro annui, disponevano di una quantità di posti parcheggio a loro riservati in varie zone del centro storico, aree dove anche altri potevano parcheggiare ma che ai residenti, provvisti di abbonamento, erano a disposizione senza ulteriori esborsi.
Ora tutto è svanito e nella zona del Centro sono stati eliminati dalle disponibilità dei residenti 17 posti parcheggio (piazza Codronchi) più altri tra via Baviera Maghinardo e via Solferino , ma anche in Via Cavour e via Verdi.
Ora a questi cittadini interessa poco che siano state potenziati i percorsi ciclabili, sono cittadini che vivono in centro e non hanno disponibilità del garage; hanno quindi necessità di lasciare l’auto in prossimità della loro abitazione, così come richiamava il piano sosta preparato dalla stessa Area Blu che definiva strategico ”assicurare ai residenti la possibilità di reperire posti sosta comodi al luogo di residenza”.Bella comodità per chi deve camminare con delle borse della spesa o accompagnare dei bimbi piccoli alla scuola materna,o addirittura accompagnare anziani, percorrere 600 metri per andare a prendere la macchina.
Questi sono errori madornali e un modo sbagliato di rapportarsi con i cittadini. Mettere barriere e muri tecnologici, e aumentare il costo orario del parcheggio, creando disagi ai residenti e alle attività non risolleverà mai il cuore della Città.
Voglio ricordare a queste persone, che giustamente si sono ribellate a questa decisione presa dall’alto , che presto potranno comunque riprendersi la giusta rivincita e dare una segnale a chi non si confronta più con i cittadini e rimane chiuso nel palazzo con una politica autoreferenziale che non va incontro ai bisogni e alle esigenze del territorio.
Simone Carapia
Capogruppo Lega Nord Imola