“Il Presidente di Con.Ami, Stefano Manara, nel 2016 rese pubblici dei dati inesatti riguardanti i rifiuti conferiti nella discarica di Imola. La documentazione che ho acquisito tramite accesso agli atti e una risposta della Regione lo confermano”.
A dirlo è Daniele Marchetti, Consigliere Regionale della Lega Nord, che da tempo tiene monitorata la quantità di rifiuti conferiti nella discarica di Imola, con particolare attenzione sui rifiuti speciali provenienti da altri territori.
“Il 17 ottobre 2016 -ricorda Marchetti – il Presidente di Con.Ami, facendo riferimento alla situazione della discarica di Imola, dichiarò che per il 2016 la capacità residua per i rifiuti sarebbe stata di 70.000 tonnellate e che nell’arco dell’intero anno furono conferite circa 20.000 tonnellate di rifiuti speciali. Non convinto però, fin dai primi mesi del 2017, ho iniziato ad effettuare alcune ricerche e sono arrivato alla conclusione che i numeri forniti da Manara erano ben inferiori ai dati ufficiali. Prima con un accesso agli atti e poi con un’interrogazione, sono riuscito ad avere una conferma dalla Regione. I rifiuti conferiti realmente nella discarica di Imola nel 2016 sono 75.577 tonnellate di cui ben 66.152 tonnellate di rifiuti speciali, altroché i numeri forniti da Manara”.
“Ma perché dichiarare 20.000 tonnellate di rifiuti speciali quando in realtà sono state conferite 66.152 tonnellate? – si domanda il Consigliere Regionale della Lega Nord – Forse per nascondere il fatto che come ogni anno si è preferito riempire la discarica con rifiuti speciali, mentre quelli urbani venivano dirottati a Ravenna, aumentando così i costi di gestione? Qualcuno dovrà dare una risposta agli imolesi e mi auguro che lo facciano in fretta. Ricordo ancora quando alcuni anni fa negarono fino all’ultimo l’arrivo di dei rifiuti provenienti dalla discarica romana di Malagrotta, fatto confermato all’epoca da un autotrasportatore che fece emergere il caso. Ora ci risiamo? Continuiamo a raccontare frottole ai cittadini? Serve una maggiore trasparenza – conclude Marchetti – e noi siamo determinati a far luce su questa strana vicenda”.