Ha suscitato grande interesse, fin dalla sua inaugurazione ieri pomeriggio, la mostra “Ma che tubero è?” allestita nell’ambito del Baccanale al Museo di San Domenico, fino al 26 novembre.
La mostra, che non a caso ha per sottotitolo il design dal sottoterra, rivolge lo sguardo sotto la superficie della terra, per tradurre forme naturali in nuove tipologie di manufatti, attraverso i lavori realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (Corsi di Design di Prodotto e Design Grafico) con il coordinamento dei docenti Pier Luca Freschi, Egidio Lomi e Danilo Danisi.
Come spiega proprio Pier Luca Freschi, docente di Design di Prodotto, “la mostra identifica uno stato progettuale degli studenti di Design di Prodotto e Graphic Design, volto a relazionarsi per la prima volta con il pubblico. Gli studenti escono dalle proprie idee bidimensionali e costruiscono i loro oggetti con la consapevolezza dei loro gesti, stabiliscono un rapporto responsabile con chi li guarderà e daranno loro stessi spiegazioni credibili”.
I progetti legati al tema del “Sotto Terra “ indagano realtà attuali come l’ecosostenibilità applicata ai rifiuti e sono costruiti con la volontà di non piacere ad un marketing dettato, ma con la felice libertà di dire delle cose, di servire l’uomo in molteplice funzioni, dagli strumenti per cucinare allo street food, dall’attenzione per il mondo dei bambini, ai complementi di arredo.
Gli studenti giocano con i materiali naturali a loro disposizione ricercando materie che possano dare risultati costruttivi per i loro progetti. “La non lampada” porta in superficie le patate, sempre al buio, che si illuminano, mentre la carota diventa un giocatore di basket e una cipolla un tipo simpatico fatto da un kit per far mangiare ai bambini le verdure, mentre si divertono a costruirli. Nuovi packaging definiscono un mangiare più elegante e funzionale per patatine e carote lungo la strada e un bambino si può costruire a casa il proprio yo-yo con gli scarti delle bucce di patate, liquirizia e fecola.
“Non ci sono ostacoli nel Design del Prodotto, l’importante è avvicinarsi all’uomo con armonia e attenzione ai bisogni, come fanno questi giovani studenti ancora limpidi e chiari nel dire e fare le cose che contano” conclude Pier Luca Freschi.
La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta da martedì a venerdì ore 9-13, sabato e domenica ore 10-13 / 15-19