Riceviamo e pubblichiamo
“L’avevamo promesso e finalmente abbiamo ottenuto i dati riguardanti gli immigrati ospitati nelle varie strutture presenti sul territorio di Imola e del Nuovo Circondario imolese. Stando ai dati fornitici dal Comune, apprendiamo che ad oggi gli immigrati ospitati sul nostro territorio sono quasi 200. Stiamo parlando infatti di 194 richiedenti e titolari di protezione internazionale alloggiati in strutture del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) e in Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS). Dei 30 ospiti, inseriti nel Progetto SPRAR di cui è titolare il Nuovo Circondario Imolese, a distanza di oltre un anno dal loro arrivo, soltanto 16 hanno ottenuto una risposta dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, nello specifico 4 per protezione sussidiaria/asilo e 12 per protezione umanitaria. Tempi biblici per ottenere un eventuale riconoscimento di protezione internazionale, fattore che però non impedisce ai nostri ospiti di fare attività fisica tra corsette serali con completi firmati e partite a pallone, alternando il tutto magari con qualche ora da lavapiatti “per gioco” alle feste dell’Unità in vallata (Casalfiumanese). Un vero e proprio soggiorno, con vitto e alloggio garantito. Ironia a parte, quello che però stride e ci fa infuriare è che nei dati forniti dall’amministrazione comunale non ci siano quelli riguardanti gli alloggiati nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), poiché gestiti dalla Prefettura di Bologna, che ne ha competenza diretta. Ma davvero il Sindaco e la sua Giunta sono all’oscuro di tutto? O è soltanto un modo per tenere nascosta una situazione ormai fuori controllo? Una cosa è certa, quel che stiamo dicendo da tempo corrisponde al vero. Non è possibile che il Comune per sua volontà ignori l’identità e le condizioni degli immigrati ospitati nei centri di accoglienza straordinaria presenti sul nostro territorio. A questo punto ci domandiamo: i controlli sanitari, chi li effettua? Il Sindaco è il primo responsabile della salute pubblica, non può voltarsi dall’altra parte quando tutti sanno che spesso negli hub di provenienza non vengono effettuati tutti i controlli. L’amministrazione comunale imolese si dimostra per l’ennesima volta un fantoccio, incapace di gestire qualsiasi situazione e che non perde occasione per rendersi complice di un sistema di accoglienza che giorno dopo giorno mette sempre più in secondo piano la nostra gente.”
Marco Casalini – Segretario Lega Nord sezione imolese
Simone Carapia – Consigliere Comunale di Imola e del Nuovo Circondario Imolese
Daniele Marchetti – Consigliere Regionale Lega Nord