AFFIDAMENTI DIRETTI E OPERAZIONI IN SORDINA, DOVE STA LA TRASPARENZA?
IL MINISTRO MADIA NON ACCETTI L’INVITO A PRESENZIARE AL FESTIVAL DI PUBBLICA UTILITA’
IN PROGRAMMA A IMOLA A OTTOBRE
Basta dare un’occhiata agli affidamenti diretti di Comunica per l’anno 2017 per rendersi conto del modus operandi di questo Consorzio che in gran parte assolve alle funzioni di un qualunque ufficio stampa che poteva benissimo già essere in dotazione ai soci stessi di Comunica. Che senso ha che Comunica gestisca, per esempio, il contratto per l’Ufficio stampa di Formula Imola quando poteva essere la stessa società che gestisce l’autodromo a farlo, se non addirittura lo stesso ConAmi che oggi possiede il 100% della società?
E davvero sono coerenti con la normativa vigente tutte queste procedure negoziate “senza previa pubblicazione del bando”? Leggiamo, per esempio, di un contratto da responsabile marketing per il periodo dall’1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017 per un valore di 37mila 440 euro anche questo affidato con procedura negoziata senza pubblicazione del bando. Ma è davvero così che deve funzionare dentro un Consorzio partecipato interamente da soci pubblici?
Siamo certi che, se fosse stato emesso un avviso pubblico o un bando, tanti giovani si sarebbero presentati per un posto certamente ambito e dallo stipendio più che dignitoso. E che dire poi della consulenza che si continua a mantenere in capo a Guelfo Guelfi nonostante non sia più direttore generale. Anche l’azzeramento del cda, poi, con la conseguente nomina di un amministratore unico, è avvenuta in sordina senza che ne fosse data adeguata pubblicità. Se questa è la tanto decantata trasparenza delle nostre società, se questo è ciò che dobbiamo festeggiare a ottobre con il “festival di pubblica utilità” chiediamo al Ministro Madia di non accettare l’invito dato che la stessa Corte dei Conti, nell’ultima relazione, ha contestato al comune di Imola proprio la poca convinzione nell’adeguarsi alle disposizioni del Testo Unico sulle partecipate (legge Madia), la legge 175/2016.
Ricordiamo che proprio in base a quanto disposto da questa legge abbiamo presentato un esposto all’ANAC e alla Corte dei Conti, insieme al consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami, al fine di capire se il consorzio Comunica risponda a quei fini istituzionali che devono sussistere per la creazione di una nuova società da parte degli enti pubblici.
Brigida Miranda – consigliera “La tua Castel Guelfo” Nuovo Circondario Imolese
Nicolas Vacchi – consigliere Nuova Intesa Civica comune di Imola