BOLOGNA – “L’autodromo di Imola è l’autodromo di tutti i cittadini. Non solo di quelli che hanno in tasca la tessera del Pd. E questo è un dato di fatto. Quanto alle strane coincidenze, invece, mi sento di dire che è alquanto curioso che mentre in città, in occasione di alcuni eventi importanti, non è nemmeno possibile richiedere una semplice occupazione di suolo pubblico per un banchetto, ai democratici sarà concesso addirittura l’utilizzo degli ambienti del circuito, gli spazi del parco delle Acque Minerali e del piazzale del Lungofiume, in giornate in cui migliaia di visitatori verranno in autodromo per altre motivazioni. Se la ratio è questa, da oggi come Lega Nord ci sentiamo legittimati a richiedere autorizzazioni per iniziative politiche presso l’autodromo in concomitanza con i grandi eventi”.
Così Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord punta il dito contro la festa nazionale che il Partito Democratico organizzerà all’autodromo di Imola.
“Non vorrei – spiega Marchetti – che tutte le attività che si svolgeranno in quel periodo in autodromo, tra cui il Meeting d’epoca Fmi, l’Aci racing weekend e la mostra scambio del Crame, saranno in qualche modo coordinate con gli eventi legati alla festa di partito. Non vorrei cioè che qualcuno pensi di utilizzare gli eventi organizzati in autodromo, che ricordo è mantenuto al 100% con risorse pubbliche e quindi di tutti i cittadini imolesi, per portare gente agli incontri politici targati PD”.
“Quanto alle affermazioni del sindaco di Imola che, sempre all’interno della festa di partito, vorrebbe organizzare un evento sulla Motor Valley, marchio della Regione Emilia-Romagna che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere la tradizione motoristica della nostra terra, ritengo inopportuno tirare in ballo un marchio istituzionale all’interno di una kermesse politica. Se il Sindaco, in qualità di rappresentante di tutti i cittadini -continua Marchetti -, vuole avviare un dialogo con i marchi più importanti del territorio tra cui Ferrari, Ducati e Lamborghini, lo può fare anche domani mattina, ma senza la bandierina del partito in mano. Per questo – conclude – Chiederò un parere alla Giunta Regionale su quest’ultimo aspetto. Non permetterò che su iniziative istituzionali della Regione qualcuno pensi di mettere il cappello partitico”.