Ha compiuto e festeggiato ieri i 100 anni Narciso Grandi, nato il 16 maggio del 1917 a Castel San Pietro Terme. La sua era una tipica famiglia di mezzadri, con sette figli tra fratelli e sorelle. Negli anni, seguendo la famiglia per lavorare la terra, ha dapprima vissuto a Dozza poi a Toscanella, fino a quando, nel 1958 si è sposato con Emilia Cavina e si è trasferito ad Imola, per svolgere il lavoro di muratore. Un’attività che ha portato avanti per tutta la propria vita lavorativa, sempre all’Icea.
“Un grande lavoratore, con pochi svaghi, solo un caffè alla casa del popolo, l’ex Enal e tutta la propria attenzione dedicata alla moglie” racconta la nipote Franca Caprara. Rimasto vedovo qualche anno fa, ha continuato fino all’anno scorso ad essere completamente autonomo ed a girare ancora in bicicletta e prendersi un caffè al bar vicino casa, dopo pranzo. “Una persona molto buona e riservata, ben voluta da tutti, tanto è vero che i vicini di casa aspettano di vedere sul giornale la foto del compleanno dei 100 anni” racconta la nipote Bruna Serrantoni.
Una famiglia piuttosto longeva, quella di Narciso Grandi, se è vero che la sorella Virginia è morta a quasi 102 anni mentre ieri al compleanno c’era anche la sorella Maria, di 93, a festeggiare insieme ai parenti, mentre a formularle gli auguri a nome della città di Imola e consegnarle la medaglia dei centenari è stata Elisabetta Marchetti, assessore alla Cultura.
I 100 ANNI DI NARCISO GRANDI, GLI AUGURI DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA ELISABETTA MARCHETTI

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