Vogliono chiudere il day surgery a Castel San Pietro Terme? Pensare di chiudere questo tipo di attività è assolutamente illogico e in controtendenza.Pensare di tutelare questo tipo di attività è invece fondamentale perchè quando si intraprendono strade nuove è opportuno mettere pazienti operatori e strutture nelle condizioni ideali per svolgere il lavoro.A Castel san Pietro Terme si svolge una attività di Day Surgery di qualità utilizzando le tecnologie più avanzate, in una struttura trasformata in Casa della Salute e che deve dare garanzie in termini di sicurezza per i pazienti e gli operatori.La scelta dovrà quindi essere sull’opportunità di svolgere questo tipo di attività a Castello, ma non certo chiudere questo tipo di attività che al contrario va incrementata e razionalizzata.L’attività della U.O. di Chirurgia Generale Day Surgery nel 2016 ha avuto un incremento passando da 567 interventi (2015) a 656 (2016) nonostante le difficoltà dovute alla rotazione di personale medico e alla carenza, che la stessa AUSL ha più volte segnalato, di organico anestesiologico.Grazie all’affinamento delle tecniche da parte dei chirurghi si è comunque potuto ottenere un miglioramento delle prestazioni anche nella qualità percepita dei pazienti. Per quanto riguarda gli interventi da gennaio ad aprile 2016 erano stati eseguiti 230 interventi, mentre nel 2017 ne sono stati eseguiti 185. Tale calo è dovuto soprattutto alla mancata volontà della Direzione dell’AUSL di prendere seriamente in considerazione le esigenze di tale tipo di attività .Se le voci di chiusura fossero confermate, sarebbe davvero un enorme danno alla Comunità e l’ennesima prova dello smantellamento in atto della Sanità territoriale.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola e del Circondario imolese