Daniele Marchetti Lega Nord Imola
BOLOGNA – “Adesso basta. Questa è la seconda volta che l’Ausl di Imola con fare arrogante mi sbatte la porta in faccia e mi nega di fatto l’accesso all’ospedale. L’Ausl e la Regione mi devono delle immediate spiegazioni! Quanto a me sappiano che non mollo e che questo comportamento mi spinge ad andare avanti convinto più di prima che forse qualcuno sta cercando disperatamente di nascondere qualche cosa”.
Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord interviene così a seguito del secondo diniego di visita ai locali dell’ospedale di Imola.
Per la seconda volta – attacca Marchetti -, con la scusa che si tratta della visita di un consigliere regionale, l’Ausl ha chiesto autorizzazione preventiva all’Assessorato Regionale alla Sanità che però, ‘per assicurare il funzionamento ottimale dell’Ospedale, nel rispetto delle esigenze di cura e di riservatezza dei pazienti, delle principali norme igienico-sanitarie, dell’attività dei medici e degli operatori sanitari’, già alcuni mesi fa mi negò l’accesso. Poco importa se sindaci, parlamentari, consiglieri comunali e altri colleghi consiglieri regionali abbiano visitato analoghe strutture regionali. A Imola, questo è il concetto, non si può entrare. Punto e basta. Ma non è così”.
“L’ accesso ad una struttura sanitaria non può essere precluso in alcun modo ad un consigliere regionale; tra le prerogative del consigliere regionale rientra, infatti, anche il diritto di svolgere attività di sindacato ispettivo e per compiere compiutamente il proprio dovere dovrebbero essere dati al consigliere tutti i supporti possibili”.
“Ma non è tutto – continua Marchetti -: non solo alcune Ausl accettano visite di appartenenti ai vari livelli delle Istituzioni e altre no, ma si è verificato il caso in cui nella stessa Ausl di Imola si preclude l’ingresso ad alcuni appartenenti alle Istituzioni mentre ad altri è consentito (vedi il Sindaco di Imola durante le sue passerelle natalizie e addirittura dei Consiglieri Comunali all’interno della struttura di Castel San Pietro). E siccome questo impedimento ostacola la mia attività di Consigliere Regionale e impedisce le mie azioni di sindacato ispettivo – tuona – dico: ora basta! Per questo alla Giunta chiedo se esista un regolamento che indichi a chi è consentito l’accesso alle strutture sanitarie regionali per visite e/o sopralluoghi; chi può impedire ad un eletto nelle istituzioni di poter accedere alle strutture sanitarie regionali per visite e/o ispezioni; se sia nelle prerogative del solo assessorato regionale il potere di far accedere un consigliere regionale nelle strutture sanitarie della regione e se ritiene che quanto accaduto rappresenti delle anomalie. Da parte mia di certo – conclude – non mi fermerò”.