Gli assessori Tronconi e Visani aprono scenari diversi sulla collocazione del nuovo ponte.
Era ora!
Da anni ormai ed in tutte le discussioni del Bilancio del Comune di Imola ho inutilmente criticato la scelta di costruire il nuovo ponte sul Santerno a ridosso del quartiere Campanella. Critiche motivate non tanto da pretestuose valutazioni care a chi fa opposizione a prescindere, e oggi abbiamo illuminanti esempi con il M5S quotidiano protagonista, ma piuttosto sostenute da ineludibili valutazioni tecniche.
Ho sempre sostenuto che la giusta collocazione del nuovo ponte debba essere altra rispetto a quella ipotizzata da PSC e contenuta nei vari e ripetuti programmi poliennali dei lavori pubblici comunali.
Ipotizzare il ponte a ridosso del popoloso quartiere Campanella oltre che assurdo non risolve l’annoso problema che affligge la nostra collettività ovvero l’attraversamento est-ovest della città.
Oggi finalmente prendo atto che anche gli assessori competenti si accorgono che le scelte fatte dall’ amministrazione comunale sono da rivedere e si accorgono oggi che costruire il ponte di fronte al Toys non va bene, che la quarta corsia della A14 al di la del quando sarà realizzata, non risolverà il nodo dell’attraversamento della città. Solo oggi si accorgono che a Imola ( ma sono certo per la stima che ho dei due assessori che da tempo se ne erano accorti) questa è una delle priorità. Solo oggi si rendono conto che il costosissimo PSC tanto criticato dalla totalità dei tecnici del settore, su questo aspetto va rivisto. Alla buon’ora le mie preoccupate e ripetute denunce stanno cominciando a fare breccia su chi ha il dovere e l’onere di proporre soluzioni in grado di dare risposta ad un aspetto fondamentale del traffico cittadino.
E come spesso accade da tempo ormai, le proposte e le critiche (quelle sensate e non pretestuose ovviamente) dell’opposizione vengono considerate pertinenti ma solo dopo qualche tempo (esempio illuminate lo Scalo merci dalla cui collocazione è stato progettato il PSC in quella zona compresa la scelta del nuovo ponte e della viabilità conseguente oggi da rivedere in toto); non sia mai detto che chi governa la città corra il rischio di accettare da subito qualche proposta sensata dall’opposizione. Quanto tempo perso, e quante risorse si potrebbero risparmiare.
Alessandro Mirri