Le modalità “inconsuete” con cui sono stati collocati a Imola, in località Fabbrica, 14 profughi attraverso l’attivazione di un nuovo CAS (Centro accoglienza straordinaria) sono al centro di una interrogazione di Galeazzo Bignami, consigliere regionale per Forza Italia, con la quale si chiedono chiarimenti in merito.
“Il CAS in località Fabbrica – scrive Bignami nel suo atto ispettivo – è stato attivato nonostante la Prefettura abbia, di fatto, “congelato” il bando pubblico di oltre 20milioni di euro scaduto lo scorso 14 marzo, rinviando a data da destinarsi l’apertura delle buste. La Prefettura avrebbe dunque attivato il CAS verosimilmente con una procedura di affidamento diretto”.
“Le modalità con cui la Prefettura ha agito nel caso del CAS di Fabbrica – prosegue Bignami – destano nuove perplessità e aprono ulteriori interrogativi in quanto si dedurrebbe che la Prefettura può procedere di propria iniziativa inviando profughi nei Comuni ove si rendano disponibili strutture private, ancora una volta, dunque, senza il coinvolgimento dei sindaci e delle comunità. Tra l’altro il caso di Fabbrica rivela ancora una volta, ad avviso del sottoscritto, la poca attenzione nei riguardi delle esigenze del territorio dato che la presenza di questi migranti inciderà verosimilmente sul Comune di Casalfiumanese (comune confinante) dove sono già ospitati in un CAS altri 18 migranti. Questo Comune ha sforato di molto la quota di 2,5 migranti ogni 1000 abitanti, arrivando addirittura a oltre 5 migranti ogni 1000 abitanti”.
Bignami chiede pertanto alla Giunta di sapere “se corrisponda al vero che la Prefettura abbia proceduto ad attivare il CAS mediante affidamento diretto e se, nella Città metropolitana di Bologna, ci sono stati altri casi simili, in quali territori, per quanti migranti e con quali costi” e quali garanzie, a questo punto, possono dare i bandi SPRAR a cui sta lavorando la Città metropolitana di Bologna (e anche il Circondario Imolese) se, in qualsiasi momento, può essere disposta l’apertura di nuovi CAS laddove si rendano disponibili strutture private.

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