foto youtube Consiglio Comunale di Dozza
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta dell’assessore Roberto Conti alla consigliera Ceroni Claudia
A seguito di quanto da lei dichiarato alla stampa e in virtù della mia pluriennale esperienza all’interno del Consiglio Comunale, desidero esprimerle alcune mie considerazioni in merito alla dignità del ruolo di Amministratore pubblico.
Inizio con una premessa:
durante lo scorso mandato, insieme alla consigliera Lelli e all’allora consigliere Albertazzi, abbiamo attuato una proposta: informare i consiglieri della data dell’imminente consiglio comunale con 6 giorni di anticipo e con lo stesso anticipo procedere all’invio delle bozze di delibera.
Con Progetto Dozza abbiamo fatto ancora di più, abbiamo dato la possibilità a tutti i Consiglieri di partecipare alla Conferenza dei Capigruppo, mai concessa fino a quel momento. Tutto questo per facilitare il lavoro dei consiglieri e dare loro più strumenti.
Il ruolo che ricopriamo, infatti, ognuno per la sua parte, è un servizio che rendiamo ai nostri concittadini e allo stato italiano.
Per questo motivo è previsto che venga rimborsato, pur se in modo simbolico, con una indennità e un gettone di presenza. Allo stesso modo sono previsti dalla legge dei permessi retribuiti per assentarsi dal lavoro.
Le indennità, i gettoni di presenza, i permessi non sono privilegi ma strumenti messi a disposizione di chi amministra, e contemporaneamente lavora, per permettere a tutti di assumere questi ruoli.
Sono strumenti di uguaglianza costituzionale.
Lei, consigliere Ceroni, pur essendo capogruppo, non ha mai partecipato a nessuna conferenza in tre anni. Per questo motivo avremmo dovuto essere noi ad accusarla di mancata condivisone e di disinteresse verso il ruolo e la cittadinanza. Con l’aggravante che poi si presenta, in Consiglio Comunale, con interventi già scritti, scritti ancor prima di ascoltare le delucidazioni sull’argomento da parte dei relatori, come successo nell’ultimo Consiglio!
Lei, consigliere Ceroni, ha fatto una SCELTA personale che è quella di privilegiare la propria carriera professionale, mancando costantemente alla conferenza dei capigruppo, a tante sedute del circondario e diverse volte anche a questo Consiglio Comunale, mettendo quindi tutte queste attività in secondo piano. Personalmente non ritengo sia un merito rinunciare al gettone di presenza per poter giustificare questi suoi comportamenti.
Questo ruolo ci è riconosciuto dalle legge e deve essere svolto, in coscienza, con il massimo dell’impegno che ognuno può metterci, altrimenti mi sembra più responsabile lasciare il posto ad un altro. Come in effetti lei ha dovuto fare all’Assemblea del Circondario per le polemiche nate dalle sue assenze!
Ci sono altre persone nel Consiglio di Dozza che hanno rinunciato alla loro indennità, a partire dal Presidente del Consiglio Comunale, o che versano il proprio gettone di presenza all’associazione di cui fanno parte, dando comunque il massimo delle loro possibilità senza venire meno al loro ruolo.
Ognuno risponderà ai suoi elettori e ai colleghi del suo gruppo delle sue scelte e del modo con cui ha scelto di svolgere la sua attività di consigliere, ma non si può invocare il volontariato. Questa attività si svolge su un altro piano di realtà.
Infine, tutti siamo stati genitori di figli piccoli, o figli di genitori anziani, bisognosi di cure o prossimi al decesso o abbiamo avuto altre difficoltà di pari dignità. E’ successo a tutti di doversi assentare dal Consiglio Comunale, ed è giusto che sia così.
E’ innegabile che esistano mille motivi importanti per cui assentarsi dal Consiglio Comunale, ma non è necessario usare e strumentalizzare queste motivazioni per giustificare le proprie assenze. E’ sufficiente comunicare al Segretario Comunale l’eventuale assenza o l’ uscita dall’aula.
Conti Roberto – Assessore del Comune di Dozza