In un comunicato, “Trama di Terre” fa sapere che è stata multata con 45 euro della PM per imbrattamento, ma a loro dire “era un’azione fatta di cartelloni rimovibili e gessi colorati che si sono cancellati con la prima guazza…”
Il 14 febbraio scorso Imola ha avuto una strana “sorpresa”, alcune donne che pretendono di parlare nel nome di tutte le donne della città hanno imbrattato il centro storico con dei cartelloni provocatori. Ormai la città è abituata con le provocazioni di questa associazione “interculturale”: il 14 febbraio di due anni fa se la prendevano con i Marò, l’anno scorso dalle femministe del loro corteo in Piazza Matteotti sono partiti insulti ed attacchi con tanto di dito medio alzato contro un semplice e legale banchetto della Lega Nord.
Non c’è dubbio che si tratta di imbrattamento: tutti quei cartelloni abusivi hanno arrecato grave danno al decoro urbano in quanto affissi con nastro adesivo ovunque (vedi foto a lato) e soprattutto alle colonne di una piazza storica.
Sempre nel suo comunicato Trama di Terre fa sapere di essere felice di corrispondere questi 45 € di multa al Comune di Imola, per “ringraziare le donne che hanno rotto il silenzio su quel che accade tutti i giorni, ma anche per tutte quelle e sono tante (sempre a loro dire) che, nei giorni successivi, hanno scritto “se lo avessi saputo sarei andata anch’io!”.”
Anche noi siamo felici che la Polizia Municipale abbia fatto il proprio dovere multando un’associazione provocatoria, perché con tutti i mezzi di comunicazioni di cui dispone, incluso l’appoggio del Comune, ha scelto di mandare un messaggio sbagliato alla cittadinanza: puoi fare quello che ti pare tanto stai lottando “contro la violenza sulle donne”. Chiediamo per tanto al Comune, per il futuro, di aumentare l’importo della multa per scoraggiare chiunque intenda imbrattare i muri e le colonne della città.