Ho conosciuto Romano Cenni negli anni ’90 a Dozza. Un uomo sempre in movimento, pieno di idee e di progetti che pensava e realizzava. È sua la primogenitura della distribuzione organizzata di grandi dimensioni. Lui, insieme a Luciano Pezzi, mi spronò a dedicare tempo all’impegno istituzionale.
Di Romano il primo ricordo è la determinazione con la quale ha perseguito, nella grande distribuzione, quel progetto di crescita che, partito da Toscanella, ha raggiunto dimensioni nazionali.
Malgrado ciò, non ha mai tagliato le radici, né fatto venire meno l’impegno per la comunità di appartenenza. A Toscanella, ad esempio, oltre al Mercatone Germanvox porta la sua firma l’esperienza di rigenerazione urbana dell’ex Sideral.
Ha fatto molto in termini di occupazione e tanto ha dato al mondo dello sport. Non si può infatti dimenticare l’esaltante esperienza nel ciclismo, al fianco di Marco Pantani, culminata nel 1998 con l’accoppiata Giro d’Italia-Tour de France.
Il mio rapporto con Cenni non si ferma tuttavia a Toscanella. A Imola ricordo bene gli anni della progettazione e dell’edificazione della nuova sede del Gruppo Mercatone Uno. Proprio nell’ufficio all’ultimo piano della Torre ho parlato tante volte con Romano della città e della situazione economica.
Mancherà la sua generosità, il suo essere imprenditore d’altri tempi, che ha sempre e comunque cercato la strada per crescere, anche in condizioni difficili e in fasi di grandi cambiamenti. Mancheranno il suo impegno per la città e le iniziative in campo sociale e sanitario.
Porgo sentite condoglianze alla moglie Giuseppina e alle figlie Elisabetta, Susanna e Micaela.