Lo sport in festa, ieri sera, grazie all’iniziativa “Da Montecatone a Rio”, organizzata dall’Associazione Nazionale Atleti Olimpici ed Azzurri d’Italia sezione di Imola, al ristorante Antico Tre Monti. La serata è stata l’occasione per festeggiare e premiare Massimo Croci, nuovo socio della sezione imolese ANAOAI, componente della Nazionale Italiana di tiro a segno, che ha partecipato alle Paraolimpiadi di Rio 2016, dopo essere uscito da un percorso riabilitativo nel Montecatone Rehabilitation Institute. Inoltre, è stata anche l’occasione per premiare la struttura di Montecatone ed i giovani atleti imolesi che si sono distinti nella stagione 2016 di Tiro a Segno.
A fare gli onori di casa è stato Moreno Grandi, presidente della sezione di Imola dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia insieme a Gianfranco Bernardi, presidente regionale dell’Associazione. Erano presenti Davide Tronconi, assessore allo Sport del Comune di Imola, Roberto Cristofori, Delegato Provinciale del Comitato Italiano Paralimpico; Fabio Maccaferri, consigliere Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia di Imola, il dott. Roberto Pedercini, Direttore Sanitario di Montecatone Rehabilitation Institute, Vito Colamarino, responsabile delle relazioni esterne dell’Istituto, la dott.ssa Sandra China, medico che ha accolto e seguito Massimo Croci durante la sua permanenza a Montecatone, e Paolo Martinelli, uno degli assistenti che lo hanno seguito.
Proprio a Montecatone Massimo Croci, dopo il grave incidente in moto di cui era rimasto vittima nel giugno 2006, era stato ricoverato e curato. E qui, fra le diverse attività svolte a fianco del percorso di recupero fisico ha iniziato anche il tiro a segno. Poi il ritorno alla sua città natale, Castelnovo ne’ Monti, in provincia di Reggio Emilia e il prosieguo dell’attività sportiva, fino a diventare pluricampione italiano di Carabina, entrare nella Nazionale Italiana e essere convocato alle Paraolimpiadi di Rio 2016.
Massimo Croci, l’emozione alle Paraolimpiadi di Rio 2016 – “Vogliamo raccontare il percorso di Mario Croci dopo l’incidente, fino ad incontrare il mondo dello sport ed in particolare del Tiro a Segno, il suo crescere e superare tutte le tappe necessarie a qualificarsi ed a partecipare alle Paraolimpiadi a Rio. Non siamo qui a festeggiare la vittoria olimpica, ma la vittoria dell’uomo Massimo sulle avversità che lo hanno colpito” ha detto Moreno Grandi, presidente della sezione di Imola dell’ANAOAI.
Per la cronaca, Massimo Croci, 46 anni, è giunto 12° nella specialità di Carabina aria compressa a 10 metri alle Paraolimpiadi di Rio 2016. A due colpi dalla fine della competizione era ancora in lizza per entrare nei primi 8 atleti che partecipano alla finale per le medaglie. La differenza dall’ottavo posto dopo 60 colpi è stata di solo 6 decimi di punto quantificabili in circa 3 decimi di millimetro.
“Vi ringrazio per avermi accolto nella vostra sezione. Allo sport do tanto, ma non mi reputo un campione. I veri campioni sono i medici e il personale tutto di Montecatone, che sono dietro di noi; senza di loro non saremmo qui” ha detto Massimo Croci, al momento di ricevere il premio da Gianfranco Bernardi. Non a caso il legame fra l’atleta paraolimpico e Montecatone è ancora molto stretto: continua infatti a collaborare con la struttura ospedaliera e una volta al mese è presente al poligono di Imola per insegnare ai ragazzi in cura a Montecatone, impegnati nel tiro a segno.
Per quanto riguarda l’esperienza alle Paraolimpiadi di Rio, Massimo Croci ha aggiunto: “abbiamo lavorato molto per poterci qualificare per Rio ed essere lì e poter gareggiare con i migliori del mondo è stata un’emozione davvero forte. Ma la cosa più bella per me era il momento della mensa, perché lì ritrovavi tutti insieme gli atleti e le atlete, da tutte le parti del mondo, e vedevi tutte le differenti disabilità e tutti ci si aiutava”.
La serata è stata anche l’occasione per festeggiare e premiare, con Massimo Croci, anche Montecatone. “Insieme a Mario Croci, vogliamo premiare anche la struttura di Montecatone Rehabilitation Institute, che gli ha permesso di realizzare questo sogno, per l’opera che svolge nel recupero delle persone colpite da disabilità, per l’aiuto che offre per il loro reinserimento nella vita sia dal punto di vista fisico che psicologico e per le opportunità che offre ai pazienti di provare svariati sport, che portano alcuni pazienti ad emergere nel panorama mondiale” ha aggiunto Moreno Grandi. Il premio è stato consegnato dall’assessore allo Sport, Davide Tronconi, al direttore sanitario, Roberto Pedercini.
Premiati anche i giovani atleti imolesi – Nel corso della serata sono inoltre stati premiati anche giovani atleti imolesi che si sono distinti nella stagione 2016 di Tiro a Segno. Nello specifico, sono stati premiati Diego Gnesini, atleta della Nazionale Italiana di Tiro a Segno specialità carabina e pluricampione italiano; Giovanni Bertani, attualmente ex nazionale ma con la voglia di rientrare nel giro della nazionale, tira di pistola nelle sue molteplici varianti e distanze, è pluricampione italiano e nel 2016 ha vinto il titolo in due specialità; Arianna Angeli campionessa italiana 2015 nella specialità di carabina tre posizioni a 50 metri e campionessa italiana 2016 in carabina standard a terra, sempre a 50 metri; Andra Iuliana Burlacu, già nazionale italiana sia junior che donne nelle specialità di pistola, campionessa italiana 2015 di pistola sportiva e seconda classificata ai campionati italiani 2016 in pistola ad aria compressa; Gabriele Bacchilega, secondo classificato ai campionati italiani assoluti 2015 in pistola ad aria compressa; Mattia Andalo’, componente della squadra di Bologna, seconda classificata ai Campionati Italiani Juniores 2016 nella specialità di pistola ad aria compressa; Filippo Ossani, componente della squadra di Bologna, seconda classificata ai Campionati Italiani Juniores 2016 nella specialità di pistola ad aria compressa; Alessio Maggiore, componente della squadra di Bologna, terza classificata ai Campionati Italiani Allievi 2016 nella specialità di pistola ad aria compress