Una cosa però non ci torna. Invece di passare subito alla stesura di un bando per l’assegnazione si è deciso di optare per un preventivo ulteriore passaggio ovvero una “MANIFESTAZIONI D’INTERESSE ALLA STIPULAZIONE DI UN CONTRATTO DI CONCESSIONE”. Una scelta davvero bizzarra, soprattutto perché potrebbe permettere, a chi scriverà il bando, di “adeguare” le richieste delle caratteristiche necessarie ad uno dei pretendenti a discapito di altri.
Non riusciamo davvero a capire perché in questa città non ci si debba mai muovere nell’assoluta trasparenza e ci si debba perdere in mille rivoli che aumentano dubbi e perplessità.
“Qualora pervenga più di una manifestazione d’interesse potrà essere dato avvio all’espletamento di una procedura competitiva al fine di privilegiare la proposta che risulterà maggiormente in linea con gli obiettivi di valorizzazione e riqualificazione dell’immobile, fermo restando il rispetto della destinazione urbanistica e di uso “Uffici” dell’unità immobiliare.”
Questo è scritto nel documento ufficiale di Con.Ami. Ora giudichi la cittadinanza se la gestione di proprietà pubbliche si può fare in questo modo.
Se non si riuscirà a cambiare ora, sarà necessario che la nuova amministrazione che uscirà dalle elezioni del 2018 metta mano alla gestione del bene pubblico imolese.
La Lega Nord è pronta al cambio di rotta.
Marco Casalini Segretario Lega Nord sezione Imolese
Imola-Casalfiumanese-Borgo Tossignano-Fontanelice- Castel del Rio-Mordano-Dozza
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