– lo porteremmo all’autodromo per ammirare le folle oceaniche che quotidianamente affollano gli spalti;
– lo porteremmo a godersi in santa pace il Parco delle Acque Minerali mentre facoltosi nostalgici della F1 scorazzano con le loro vecchie auto o moto alimentate con la benzina al piombo o se preferisce, ascoltare la musica di sottofondo della discoteca delle Acque alle 4 del mattino;
– gli vorremmo far tenere un discorso alle scuole all’aperto di Montebello nella quotidianità dell’attività dell’autodromo, per poi chiedere ad insegnanti ed alunni se hanno capito cosa ha detto;
– gli vorremmo far visitare l’affollatissimo museo dell’autodromo;
– gli vorremmo illustrare i futuri investimenti di Con.Ami con colate di cemento al posto del verde del Parco per garantire un posto a sedere a tutti quegli imolesi che ogni giorno vorrebbero andare all’autodromo, ma che invece trovano sempre tutto esaurito;
– lo porteremmo a visitare una vecchia discarica di 43 anni, unica in Italia e forse in Europa, e respirare a pieni polmoni il profumo che emana;
– gli faremmo vedere come si fa la raccolta differenziata fuori dall’area urbana di Imola;
– lo porteremmo a visitare i capannoni vuoti, con tetti in amianto, delle aree produttive, veri musei industriali e fiori all’occhiello dell’industria imolese;
– a fine serata gli chiederemmo di simulare un malore e farsi ricoverare al pronto soccorso dell’ospedale di Imola…tanto per vedere come passarsi il tempo per arrivare a mattina;
– già che si trova all’ospedale, gli chiederemmo di interloquire con i nuovi primari che hanno sostituito i dimissionari del 2016;
– vorremmo fargli ammirare gli esterni del cimitero del Piratello e, già che si trova da quelle parti, anche quelle brutture delle colline imolesi che Tarozzi & Co. vorrebbero abbellire con una nuova cementificazione, perchè a Imola non ci sono abbastanza case vuote;
– vorremmo fargli ammirare la miriade di centri commerciali e supermercati costruiti negli ultimi anni, per il tempo libero degli imolesi, compreso gli ampi parcheggi circostanti, anzichè nuove linee di autobus, alfine di migliorare la qualità dell’aria di Imola;
– vorremmo fargli vedere lo splendore dell’Osservanza, dopo i tanti progetti di riqualificazione promossi da Con.Ami;
– infine avremmo voluto fargli vedere le estensioni di frutteti, che non ci sono più, grazie alle politiche agricole degli amici di Tarozzi, compreso quelli che siedono al Parlamento europeo.
Avremmo voluto fargli vedere tanti altri fiori all’occhiello di Imola, ma forse la giornata è finita!
Caro Marcellino, ma dove vivi?
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