Il Sindaco di Casalfiumanese si ribella sui troppi immigrati/ profughi arrivati nel suo Comune?
Da Casalfiumanese Gisella Rivola tuona” da noi cinque profughi ogni mille abitanti sono troppi” e chiede al Prefetto che prima d’incrementare il numero di profughi a Casale si valuti e interpelli quei comuni che finora non hanno accolto nessun migrante come gli altri tre della Vallata (Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del rio) Dozza, Medicina e Mordano.
Peccato che questa alzata di testa non coincida con le politiche del nuovo circondario di cui Gisella Rivola è nella conferenza dei sindaci e capogruppo del Pd nell’assemblea, dove dall’ente di viale Boccaccio si partecipa, anche con l’avvallo “della sindaca ribelle in zona cesarini”, a bandi con cui il Viminale mette a disposizione fondi europei rivolti agli enti locali che prestano servizi finalizzati all’accoglienza di richiedenti o titolari di protezione internazionale e umanitaria. Su 221 domande arrivate da tutta Italia, il progetto presentato dal Circondario si è qualificato decimo e allora se poi arrivano altri profughi e Casalfiumanese, che si è prodigata per prima per farli arrivare , facendo la prima della classe, non ci si lamenti a scoppio ritardato o perché qualcuno si è svegliato anche tra gli elettori della Rivola.
Bisogna essere meno ipocriti e i no andavano detti dall’inizio non “cadendo dal pero” come ha fatto la sindaca al primo arrivo dei profughi o presunti tali … “il non ne so nulla e non so no stata avvertita”…ce lo ricordiamo tutti.
In questo modo il Sindaco di Casalfiumaese delegittima la politica del circondario di cui fa parte e soprattutto scarica i nuovi arrivi sugli altri comuni, quando ci si è sempre riempiti la bocca di sistema territoriale del circondario e del buongoverno dell’Ente di viale Boccaccio.
Simone Carapia
Capogruppo Fi Imola e del Nuovo Circondario Imoles