C’era anche l’esperienza avviata ad Imola nell’accoglienza ai rifugiati fra quelle presentate alla conferenza Welcoming Refugees – Local European Experiences, svoltasi nelle settimane scorse a Norrköping, in Svezia. Ad organizzarla sono stati il locale Comune, in collaborazione con l’Istituto per la Ricerca su Migrazione, Etnicità e Società (REMESO), l’Università di Linköping e il think tank Arena Idé di Stoccolma.
Gli organizzatori hanno voluto porre le basi per un dialogo su politiche e prassi che facilitino lo sviluppo di città e comunità locali accoglienti ed inclusive. La Conferenza ha favorito sia la partecipazione di politici e di funzionari delle città europee sia di ricercatori dei temi trattati.
Il programma ha incluso le presentazioni di diversi esperti e stakeholder svedesi ed europei, incluso il Ministro svedese per l’Occupazione e l’Integrazione Ylva Johansson e la rappresentante regionale Nord Europa dell’UNHCR Karolina Lindholm-Billing.
Per il Comune di Imola ha partecipato come relatrice al workshop “Cooperazione tra Enti Pubblici e Società civile” l’operatrice del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) del Comune di Imola, Consuelo Bianchelli, dell’ente gestore Trama di Terre.
Consuelo Bianchelli ha illustrato l’esperienza del territorio imolese in tale ambito, sottolineando che l’accoglienza integrata ad Imola si compie con la collaborazione tra Enti pubblici, Terzo settore e Società civile, anche grazie alla sensibilizzazione di tutti gli attori coinvolti, tramite azioni culturali e sociali d’incontro con le rifugiate e i rifugiati.
Per consentire l’apprendimento reciproco e la condivisione delle informazioni tra i circa 130 partecipanti da 16 Paesi europei, si sono svolti anche una visita studio a istituzioni locali e nazionali e due workshop su temi quali educazione, accoglienza e alloggio, minori stranieri non accompagnati, orientamento al lavoro, salute, interazione con la comunità locale, cooperazione con la società civile.
“La conferenza di Norrköping ha evidenziato che una valida chiave per affrontare le complessità e le potenzialità poste dall’accoglienza integrata è il dialogo sia tra le istituzioni pubbliche e la società civile, sia tra i rifugiati e la comunità locale” sottolinea Elisabetta Marchetti, assessore all’Immigrazione del Comune di Imola che aggiunge: “semplificare la possibilità di svolgere attività socialmente utili, come ha previsto recentemente il Governo, è una scelta importante perché il lavoro è un elemento determinante per costruire politiche di integrazione”.
ACCOGLIENZA AI RIFUGIATI: L’ESPERIENZA DI IMOLA RACCONTATA IN SVEZIA
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