Anche il centro sociale La Tozzona da oggi è “SlotFreeER”. Nel pomeriggio, infatti, è stata posizionata l’apposita vetrofania “SlotFreeER dove il gioco d’azzardo non c’è, si vive meglio”, che identifica le attività che non ospitano apparecchi da gioco che permettono vincite in denaro. Alla cerimonia sono intervenuti l’assessore alla legalità, Elisabetta Marchetti, il consigliere delegato del sindaco, Mario Peppi, i gestori del bar, Sofia Cavallo e Antonio Cardamone, con i figli Andrea e Matteo ed il presidente e la vice presidente del centro sociale, rispettivamente Pier Paolo Ragazzini e Liana Manzoni. La famiglia Cardamone ha avviato la nuova gestione del bar del centro sociale dal 15 gennaio scorso, rinnovando i locali e ricavando un apposito spazio dedicato a ristorantino, aperto a pranzo e a cena.
Ad Imola da oggi, con l’adesione del bar del Centro sociale La Tozzona, sono in tutto 16 le attività che aderiscono al marchio regionale Slot freE-R. Si tratta, nello specifico, di Caffè del Grillo, Centro sociale Tarozzi di sesto imolese, Mamma Mia Caffè, Caffè Bologna, Opera Dulcis, Centro sociale Orti, Art Rock Cafè, I Trì Scalen, Galleria n. 8, Centro sociale Tiro a Segno, Centro sociale Fabbrica, Autolavaggio Starwash, Minimo, Centro sociale Giovannini, Al Bricco Bio, Centro sociale La Tozzona. La Regione delega infatti i Comuni al rilascio del marchio e nello specifico il Comune di Imola ha approvato nel settembre del 2014 la delibera “Misure contro il gioco d’azzardo patologico” che recepisce le normative regionali in materia.
Esiste un pubblico elenco aggiornato – La dichiarazione di adesione alle condizioni per il rilascio del marchio del marchio regionale Slot freE-R va inoltrata al Servizio Interventi Economici del Comune, che cura l’istruttoria e provvede a rilasciare il marchio. Il Comune, inoltre, ha l’obbligo di tenere aggiornato un pubblico elenco (inserito anche nel proprio sito internet) degli esercizi che possono fregiarsi del marchio regionale “Slot freER” e provvede alla verifica annuale ai fini del mantenimento del marchio attraverso un controllo sul sito di AAMS (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), eventualmente supportata da un sopralluogo in loco della Polizia Municipale. Il possesso del marchio costituisce prerequisito per l’ottenimento di forme di valorizzazione ed eventuali incentivazioni di carattere economico da parte del Comune e della Regione, sul cui territorio viene esercitata l’attività. A questo proposito va segnalato che l’attuale bando regionale, da poco chiuso, assegna ai Comuni 150mila euro per progetti che valorizzino gli esercenti che scelgono di non installare macchine per il gioco d’azzardo nei loro locali e che, pertanto, aderiscono al marchio etico “SlotFreeER”, mentre per il futuro il presidente della regione Bonaccini ha annunciato nei giorni scorsi che i fondi raddoppieranno con il prossimo bando, passando a 300mila euro.
“E’ una scelta che va premiata anche da parte della cittadinanza” – “Abbiamo avviato alla fine del 2015 la campagna informativa “Slot Free ER” e dopo un anno, nel nostro Comune, sono già 16 le attività certificate con questo marchio etico che rende visibile con una vetrofania la scelta di non ospitare nel locale apparecchiature per il gioco d’azzardo. E’ una scelta che va premiata anche da parte della cittadinanza, per il profilo etico che essa assume per tutta la collettività. Queste attività rinunciano a guadagni importanti per contrastare un fenomeno che coinvolge tante persone inducendo spesso fenomeni di dipendenza” commentano Elisabetta Marchetti e Mario Peppi.
“La vetrofania che consegniamo al Centro sociale La Tozzona è la terza che coinvolge un centro sociale, dopo il Centro sociale di Sesto Imolese e quella di Fabbrica. E’ un segnale importante che viene dal centro sociale del quartiere più grande di Imola ed è in coerenza con l’orientamento assunto da tutto il Consiglio Comunale. Accanto allo spazio dove ieri erano posizionate macchinette per il gioco oggi trova posto uno scaffale dove scambiarsi libri. Questi sono i particolari che restituiscono il senso di sentirsi una comunità che condivide valori comuni” concludono l’assessore Marchetti e il consigliere Peppi.
Chi può aderire – Può aderire a “Slot-free ER” chi non ha mai installato apparecchi da gioco che permettono vincite in denaro (Slot machine, VLT, Totem telematici o apparecchi simili); chi non ha mai attivato le procedure amministrative per poter installare apparecchi da gioco che permettono vincite in denaro; chi, anche se in possesso di idonei titoli autorizzatori/abilitativi, non ha mai attivato le procedure per il collegamento telematico attraverso AAMS per mettere in funzione apparecchi da gioco che permettono vincite in denaro; chi abbia disinstallato dalla sede dell’attività tutti gli apparecchi da gioco che permettono vincite in denaro (occorre indicare anche la data di disinstallazione), non li tiene più in deposito e abbia comunicato questa decisione ad AAMS
Occorre sapere – Chi aderisce non può essere titolare/legale rappresentante di altra attività dove sono installati apparecchi da gioco che permettono vincite in denaro; i locali della propria attività non possono essere collegati fisicamente con altre attività, anche esercitate da terzi, nelle quali siano installati apparecchi da gioco che permettono vincite in denaro; in caso di non rispetto dei requisiti occore rimuovere immediatamente il logo “Slot-free ER” da ogni luogo in cui era stato affisso od utilizzato (anche se relativo ad annualità precedenti).
Come inoltrare l’adesione – La dichiarazione va sottoscritta dall’interessato alla presenza del dipendente comunale dell’ufficio Commercio. In alternativa, può essere firmata digitalmente e inviata a mezzo PEC a suap@pec.comune.imola.bo.it, oppure consegnata all’URP/Informacittadino corredata di copia fotostatica del documento di identità, in corso di validità, del dichiarante, oppure inviata tramite fax al n. 0542.602424 corredata di copia fotostatica del documento di identità, in corso di validità, del dichiarante.