In risposta al M5stelle sulle vicende legate all’Autodromo e Formula Imola
“Curiose le esternazioni da parte di un Movimento che fa firmare in segreto contratti tra i candidati sindaci e una azienda privata di comunicazione”
Vedo che il M5stelle mi chiederebbe un parere sulla vicenda dell’accesso agli atti sul contratto tra Formula Imola e un imprenditore che si occupa di eventi.
Premesso che risulta alquanto strana la tardiva e sbagliata foga contro Formula Imola da parte di un Movimento che aveva fatto firmare segretamente ai suoi candidati sindaci un contratto con una azienda privata di comunicazione che prevede penali per coloro che non si atterrebbero alle indicazioni della Casaleggio associati,
le prerogative dei Consiglieri comunali sono ovviamente insindacabili. Va naturalmente garantita loro la trasparenza e l’informazione su tutto ciò che è utile all’espletamento delle loro funzioni. La nota di Formula Imola riconosce ai Consiglieri comunali infatti queste prerogative.
È altrettanto chiaro però che queste prerogative andrebbero praticate con responsabilità e serietà. Purtroppo troppo spesso gli accessi agli atti sono invece interpretati come la ricerca spasmodica di colpevoli e capi d’accusa. È un confine sottile che non dobbiamo superare. La spasmodica ricerca dello scandalo e della visibilità può infatti a volte portare a giudizi errati e falsi e procurare danni alla città.
C’è infatti un tema che il M5stelle e tutti coloro che oggi gridano al presunto scandalo sembrano non cogliere: esiste un interesse che prevale su quello di partito, l’interesse generale di Imola; forse questo concetto non sembra essere nel DNA di chi intende la politica come continua strumentalizzazione, il Pd invece pone prima di tutto questo interesse generale.
Marcello Tarozzi, Capogruppo Pd Imola