In riferimento all’articolo apparso sul resto del carlino del 6 dicembre 2016 che recitava: “In un post su Facebook Trotta parla di «contratto di esclusiva» che «reputiamo sia stato violato e non rispettato». E per questo motivo spiega che la sua società «sta predisponendo un’azione legale» nei confronti di Formula Imola, gestore dell’attività del circuito, ritenuta colpevole di «aver dato disponibilità dello spazio a Live Nation», a suo dire «impropriamente», cioè «prima di quando avrebbe potuto farlo da contratto».
Vista la gravità dell’affermazione e per verificarne la veridicità ho chiesto come altri consiglieri comunali, l’accesso all’atto, ovvero il contratto stipulato tra le parti. L’accesso agli atti é una prerogativa del consigliere comunale. Dalla lettura del contratto, si evince che la Societá gestita dal Dr. Trotta ha una opzione fino al 31/12/2018 con Formula Imola per gli eventi, pertanto l’accesso all’atto si è rilevato oltre che indispensabile ma anche importante per il danno che avrebbero potuto ricevere i cittadini attraverso un’eventuale azione legale. Adesso Formula Imola, accusa che la pubblicazione del contratto é stato utilizzato per meri fini politici e che intende sporgere querela contro ignoti.
Mi chiedo, é giusto far sapere alla città la verità e in che mani è stato affidato la più grande infrastruttura del territorio? Ritengo di si e ritengo ingiustificate le accuse e il linguaggio intimidatorio utilizzato, rischia di ledere la libertà e l’azione del consigliere comunale e di limitare il rapporto democratico con i cittadini. La differenza tra il Consigliere Comunale e un Presidente di una Societá pubblica o a maggioranza pubblica é: il primo è eletto direttamente e deve rendere conto principalmente ai cittadini, invece il secondo é un nominato e deve rendere conto agli azionisti pubblici.
Io non mi farò intimidire, pertanto intendo infornare il Prefetto, perché questo comportamento rischia di limitare le prerogative del consigliere comunale eletto, il quale ha lo scopo principale di difendere gli interessi della città e non di qualcuno. Mi auguro che ci sia un atto di sdegno da parte di tutti i gruppi politici nei confronti di questa azione tracotante . Se dovesse passare questo modo di agire, da domani i consiglieri comunali non potrebbero piú essere liberi di parlare neanche all’interno del Consiglio Comunale o attraverso dovumenti scritti come mozioni o interrogazioni. Imola é una cittá libera e la libertà é sacra come il pane. Se qualcuno con questo “strano” modo di agire , intende far dimettere a turno i consiglieri comunali, ha sbagliato tutto, io non lo farò mai. Io cercherò di tutelare sempre il cittadino e come in questo caso ho denunciato la poca chiarezza, trasparenza e gli eventuali errori commessi. Il mio timore da consigliere comunale era e rimane, che l’eventuale battaglia legale tra i soggetti che hanno stipulato il contratto in oggetto, si possa scaricare in termini di costi sui cittadini imolesi. Come hanno detto altri Consiglieri Comunali, anch’io sono pronto a fare un esposto alla Corte dei Conti, infatti, chi corre il rischio di pagare, attraverso la partecipazione di quota pubblica, sono proprio tutti i cittadini imolesi.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola e Circondario