Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Comitato “Vediamoci chiaro” al ministro Galletti
Alla cortese attenzione dell’Illustre Ministro Gian Luca Galletti
Illustre Onorevole Ministro, chiediamo la sua preziosa attenzione su un caso estremamente importante per la Regione Emilia Romagna. Stiamo parlando della discarica Tre Monti di Imola. La più grande discarica dell’Emilia Romagna. Dal 2015 la proprietà (Conami di Imola) e il gestore (HERA Ambiente) hanno richiesto la sopraelevazione ed ampliamento del sito aumentandone la capacità di oltre 1,5 milioni di tonnellate. La procedura di autorizzazione è stata a dir poco singolare con integrazioni sostanziali che si sono succedute fino ad una settimana prima dell’autorizzazione, per la “SOLA” sopraelevazione, avvenuta a dicembre 2016. “Sola” sopraelevazione visto il parere estremamente articolato della Soprintendenza su numerosi parametri di valutazione non solo di carattere paesaggistico. Il Comitato Vediamoci Chiaro ha depositato numerose perizie giurate che denotavano e denotano tuttora un quadro estremamente preoccupante per la matrice ambientale e sanitaria e per, riteniamo fermamente, una modalità di valutazione ed autorizzazione della Regione Emilia Romagna a dir poco discutibile. Su questo alleghiamo la lettera che lo studio Legale Ceruti di Rovigo e lo studio Legale Farina di Imola hanno scritto alla Regione poche settimane prima dell’autorizzazione. Ben inteso che questa comunicazione ha il chiaro intento di sensibilizzare la Sua illustre Autorità e sensibilità in tema di discariche ben nota dalla stampa nazionale quindi dalle Sue dichiarazioni in merito. Crediamo che parlare di economia circolare e di Regione evoluta ed avere questo tipo di progetti, analizzati in modo non scientificamente comprovato (abbiamo parere di illustri ricercatori depositati in perizie giurate, l’ordine dei medici di Bologna e tanto altro a riguardo) denoti grande “rischio” che la popolazione attenta non può accettare. Su questo ogni azioni sarà intrapresa di carattere comunicativo e legale. Speriamo di poter avere una Sua valutazione al riguardo. Noi andremo avanti fino all’obiettivo predefinito: la bonifica del sito Tre Monti e non di certo sopraelevazioni o ampliamenti (viste le criticità già presenti e certificate dagli enti) oltre al fatto che per questo caso non si persegue il principio di precauzione ma la necessità di svolgere studi scientifici comprovati: ad esempio una valutazione di impatto sanitario predittiva in un raggio di 5 km, il minimo “sindacale” se parliamo di salute e di rischio NON accettabile…! Le ricordiamo altresì la particolare vetustà dell’impianto che da circa 40 anni espone la popolazione imolese e riolese ai suoi impatti ambientali e sanitari.