Ancora un automobilista sorpreso dalla Polizia Municipale alla guida dell’auto senza assicurazione. E’ successo nei giorni scorsi, quando, in seguito ad un normale controllo di polizia stradale, una pattuglia della Polizia Municipale di Imola ha sorpreso un uomo di nazionalità italiana mentre circolava in città, in via Molino Vecchio, alla guida di una autovettura priva di copertura assicurativa RcAuto. Ma non solo: infatti a seguito del controllo dei documenti, gli agenti di PM hanno accertato che l’uomo stava circolando nonostante la sua patente fosse gravata da un provvedimento di sospensione. E, in aggiunta a tutto questo, l’autovettura che stava guidando era già stata sottoposta a sequestro amministrativo mai revocato, e quindi non poteva essere utilizzata. L’uomo è stato quindi sanzionato per mancanza di copertura assicurativa, per guida di un veicolo sottoposto a sequestro e per guida con patente sospesa, per un totale di euro 3.019,00. Inoltre è stata ritirata la patente ed è stato riconfermato il sequestro dell’auto.
La Polizia Municipale di Imola continuerà, anche nell’anno appena iniziato, a dedicare particolare attenzione al controllo dell’obbligo di assicurazione dei veicoli a motore circolanti sulla pubblica via (art. 193 del Codice della Strada), poiché ritiene il rispetto di tale norma di fondamentale importanza per la sicurezza della circolazione dei veicoli.
Denunciato automobilista con una mazza in legno a bordo dell’auto – Sempre nei giorni scorsi, gli agenti della Polizia Municipale di Imola, intervenuti per il rilievo di un incidente, hanno rinvenuto all’interno dell’abitacolo di una della auto coinvolte, una mazza in legno, della cui presenza il conducente non ha saputo dare giustificazioni. Ritenendola quindi uno strumento atto ad offendere la persona, gli agenti hanno proceduto al sequestro dell’oggetto ed al conseguente deferimento all’autorità giudiziaria del conducente (art. 4 della L. 110/75). L’art. 4 della Legge 18 aprile 1975, n. 110, “Norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi” punisce il porto d’armi od oggetti atti ad offendere. La norma prevede il divieto di portare fuori dalla propria abitazione, se non se ne ha un giustificato motivo, non solo le armi da fuoco, i coltelli e le armi bianche (baionette, spade, coltelli a scatto), ma anche mazze o bastoni, catene, fionde, bulloni, sfere metalliche, sfollagente, noccoliere o tirapugni, storditori elettrici e altri apparecchi analoghi in grado di erogare una elettrocuzione, strumenti da punta o da taglio atti ad offendere come cacciaviti, punteruoli, scalpelli, tubi. Per fare un esempio, l’idraulico potrà portare tubi in ferro, l’elettricista i cacciaviti, il falegname i punteruoli ma chiaramente solo nell’ambito del proprio lavoro e non certo al di fuori di esso, nel proprio tempo libero.