In riferimento alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore Giuseppina Brienza, la Cgil e la Flc di Imola precisano che non esistono «speculazioni strumentali di categoria». La preoccupazione è dettata dal fatto che la sovrapposizione tra la normativa nazionale, che tra l’altro per l’anno 2017-2018 non è ancora stata contrattata, e la riorganizzazione effettuata dai Comuni di Imola e Mordano potrebbe interferire o interrompere la continuità didattica.
La certezza che esprime l’assessore Brienza non ha un fondamento normativo.
In secondo luogo, rispetto all’incontro a cui l’assessore fa riferimento, era presente la sola Cgil (non spetta a noi motivare le assenze degli altri sindacati) rappresentata da Mirella Collina la quale, contrariamente a quanto dichiara Brienza, ha invece espresso la contrarietà della Cgil ad una delle ipotesi che prevedeva la soppressione di un Istituto di Imola, che avrebbe determinato un aumento di alunni nei rimanenti, come è accaduto nel 2010 con l’accorpamento dell’IC1 all’IC2.
Inoltre, in quella sede, è stato chiesto dalla Cgil che la riorganizzazione non comportasse una perdita di posti di lavoro nelle scuole di Imola ed era stata già manifestata la preoccupazione rispetto alle conseguenze dell’applicazione concreta della normativa nazionale, che potrebbe non coincidere con le aspettative dell’Amministrazione.
La Cgil continua a sollecitare un coinvolgimento maggiore del personale della scuola e delle famiglie, che a noi chiedono di essere informate su quanto sta accadendo. Per questo motivo intendiamo organizzare un’iniziativa pubblica ad inizio anno.
Mirella Collina (Segreteria Cgil Imola)
Alessandra Loreti (Flc Cgil Imola)

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