Certamente deluso per la sconfitta, ho convintamente votato per il SI, ma non politicamente arreso. Da imolese più che il dato nazionale mi interessa dare una occhiata al voto cittadino. Trovo piuttosto singolare leggere i toni trionfalistici della Lega Nord a cui si è allineata come da tempo succede FI e mi dispiace perché mi sembra di rileggere brani di storia recente . Capita, e stavolta non fa eccezione, che chi vince crede di averlo fatto in modo definitivo con l’avversario politico annientato. Ricordo il 2008 il nostro grande successo (PDL) con un partito egemone cittadino duramente sconfitto. Poi il 2013 a parti invertite. E ancora, l’apotesi renziana delle ultime elezioni europee. Oggi il successo di chi si è opposto alla politica di Renzi convinto che il futuro sia definitivamente nelle sue mani. Cosa mi insegna la storia? Che in Italia non esiste una vittoria politica destinata a durare nel tempo e che porti a quella stabilità di governo tanto necessaria. Guai poi pensare di potere porre mano ad una riforma del sistema da tutti auspicata anche dai sostenitori del NO ma sempre osteggiata con giustificazioni più singolari che credibili aventi come denominatore comune non il contenuto della riforma ma l’odio per l’avversario di turno: Berlusconi ieri, Renzi oggi
Tornando al voto referendario a Imola non mi pare che il partitone abbia subito quella sconfitta elettorale che i miei amici d’opposizione decantano. Stessi voti in percentuale delle elezioni 2013 e si badi bene, senza l’apporto della sinistra che si è data da fare per il NO (voti che in parte rientreranno a fianco del PD alle amministrative prossime), contro numerosi ed agguerriti comitati e senza il contributo di parte dello stesso PD. Ecco allora e qui ritorno all’attuale opposizione di cui faccio parte, pensare di potere ribaltare il governo della città mi sembra oltre che velleitario piuttosto utopico. Perché? Qualcuno ha provato a fare qualche calcolo? Quanto vale la Lega a Imola? 7-8%? E quanto vale FI? Non certamente il 9% del PDL del 2013 in cui c’eravamo dentro tutti compreso i Fratelli di Italia. E il M5S? Il 20-22% ad essere ottimisti dato che si litigheranno voti con la stessa Lega. E poi, qualcuno ha ipotizzato di fare un accordo con questo movimento senza il quale ogni ipotesi di vittoria è pura fantasia? Altri contributi da ISV il 3% (con qualche dubbio sulla futura collocazione politica di questo movimento civico)? Ma facciamo finta che l’accordo col M5S si raggiunga; ad essere buoni si arriva al 40 – 42%.
Se vogliamo vincere il Comune a Imola c’è assoluto bisogno di cambiare marcia e non crogiolarsi sull’effimero risultato del referendum ma trovare il 10% che manca all’appello. Serve trovare la quadra di un accordo politico tra gente che su tanti temi la pensa in modo esattamente opposto. La vedo estremamente dura. Ma in politica non esiste un mai e sperare di riuscirci costa così poco. Altro è pensare di farcela perché serve soprattutto trovare un compromesso con i propri principi su temi come famiglia (tradizione e politiche LGBT), scuola (statale, paritaria), lavoro (Coop, Imprenditoria privata), immigrazione, sanità (pubblica e privata), infrastrutture (discarica, bretella), politiche ambientali, volontariato…!