Riceviamo e pubblichiamo
“Nella giornata del 28 /11/2016 l’utente N.S. ) ha pubblicato un post offensivo nei confronti della P.M. di Imola, divulgando dati sensibili e personali di un messo notificatore, pertanto in qualità di amministratore senior di sei di Imola se, in nome e per conto del gruppo social, voglio prendere le distanze dalle dichiarazioni farneticanti pubblicate dal soggetto in questione. Nel contempo voglio esprimere la piena solidarietà nei confronti del messo notificatore, della Polizia municipale di Imola che con dedizione vigila sulla città.
Quanto accaduto impone una riflessione:
In una comunità virtuale con oltre 12.000 iscritti può capitare che vi siano soggetti che ogni tanto mostrano dei problemi di connessione tra il cranio ed i polpastrelli. Questi soggetti non sono fondamentalmente “cattive persone”, solamente necessitano di particolari attenzioni. Una semplice azione repressiva e punitiva non risolve il dramma sociale che li affligge. Purtroppo questi soggetti, che sono in realtà fragili e se affrontati, viso a viso si trasformano da leoni a pecore, vengono affascinati da persone un poco più sveglie e scafate, che li usano come fanteria a perdere, carne da macello telematico.
Credo che ad Imola, quella reale Fatta di vie e piazze qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza e chiedersi se non è arrivato il momento di abbassare i toni, che prima di parlare bisognerebbe asciugarsi la bava rabbiosa che sgorga da certe bocche, tutto ciò per evitare che qualche “disadattato” passi dalle offese on line, alle maniere spiccd.”