Approvata unicamente dalla maggioranza in Consiglio comunale la delibera che rivede i criteri per l’assegnazione delle case popolari, che tendono a sostenere le famiglie con maggiori difficoltà. Infatti si riduce il valore del reddito familiare necessario per poter rimanere negli alloggi assegnati; se poi a fronte di una puntuale verifica delle dichiarazioni prodotte viene evidenziato che la famiglia gode di un reddito più che decoroso, ha due anni di tempo per lasciare l’alloggio assegnato, che verrà dato a chi ne ha più bisogno. In tal modo si consolida l’idea che l’aiuto dato non è per sempre, non si tratta di assistenzialismo ma di un sostegno a fronte di una situazione evidente di disagio. La Regione Emilia-Romagna ha voluto inoltre ridisegnare le modalità per calcolare l’affitto tenendo conto delle condizioni dell’appartamento, della superficie netta oltre che dell’ubicazione. Non solo, vengono inoltre previsti molti sconti in caso di effettive difficoltà del nucleo familiare. Perché allora il voto di astensione da parte dei consiglieri di minoranza?
Sonia Manaresi Consigliera comunale Pd
Giorgio Laghi Capogruppo Sel Im
Romano Linguerri Capogruppo Fv