In occasione del voto al referendum costituzionale, a cura di Angelo Fratantuono (vicepresidente di Azione Imolese) è stata organizzata una serata di incontro per meglio comprendere le ragioni del No alla riforma costituzionale ed i pericoli di questa riforma per la democrazia italiana, con l’obiettivo di dare sempre più potere alla libertà e meno libertà al potere delle lobby.
VENERDI’ 11 NOVEMBRE 2016, alle ore 20.30, presso il ristorante “La Volta” di Imola, dinanzi ad una platea di oltre un centinaio di persone, alla presenza del candidato sindaco Franco Benedetti, del presidente di Azione Imolese Eduardo Iengo e di Vittorio Lodi (Organizzatore della Festa Tricolore di Mirabello) e Silvia Pispico (Giovani Presidenzialisti per il NO), l’On. Gianfranco Fini (Presidenzialisti per il NO alla Costituzione Truffa) è intervenuto ad illustrare le ragioni del NO al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
Nel corso dell’intervento l’On. Fini ha ripercorso la strana genesi di questa riforma costituzionale che in maniera oltremodo inconsueta è stata proposta dal Governo (che è organo esecutivo) e non, come dovrebbe essere naturale, dalle Camere (organo legislativo). Ancor più paradossale l’approvazione della legge elettorale, l’Italicum, che è stato licenziato prima della riforma costituzionale a cui fa riferimento con voto di fiducia (mai capitato prima per una legge elettorale).
Se passa questa riforma costituzionale, col combinato disposto della legge elettorale, tutti i poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) passeranno nelle mani di una ristrettissima oligarchia di Governo, in quanto di fatto con la nuova legge elettorale un solo partito con il 25% avrebbe la maggioranza assoluta dell’intero Parlamento, il quale nomina il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale, tutti gli organi dell’Amministrazione pubblica e di tutte le partecipate, Poste, Rai etc. Pertanto il Premier con il suo governo avrebbero in mano tutti i poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario), compresi quelli che dovrebbero vigilare sul governo stesso.
Per quanto riguarda poi i risparmi sbandierati da Renzi ottenuti attraverso questa riforma inciderebbero sull’intero Bilancio dello Stato, a mala pena, per uno 0,000038%.
Gli italiani sono inoltre chiamati a votare NO, contro il nuovo Senato dei nominati, dei sindaci-senatori part-time, contro l’immunità parlament are concessa ai consiglieri regionali e contro la folle architettura costituzionale del rinovellato art. 70, che introduce assurde ripartizioni di competenze fra Camera e nuovo Senato. Una riforma che fra l’altro inserisce nella Carta fondamentale norme che andrebbero regolate con leggi ordinarie.
Nel corso della serata l’on. Fini ha inoltre illustrato le gravi difficoltà che l’Europa incontra nella gestione dei flussi migratori, rammentando il fallimento di alcuni paesi Europei (Inghilterra e Francia) nel tentavo di integrazione dell’Occidente con il mondo islamico, per la visione assolutamente teocratica che esprime e per l’impossibilità di individuare una guida spirituale e/o politica cui fare riferimento(sciiti, sunniti, salafiti…).
Altro problema affrontato dall’On. Fini, l’impossibilità di avere in Europa una politica monetaria e fiscale comuni. Ciò ha compromesso le già gravi conseguenze della crisi economica, determinando un impoverimento dei Paesi più deboli e con una maggiore pressione fiscale (Italia) nell’Unione Europea. L’Euro ha un valore maggiore nelle tasche di tedesco rispetto alle tasche di un italiano, a causa dell’insopportabile pressione fiscale italiana.
L’On. Fini e la Dott.ssa Pispico hanno infine elogiato l’impegno profuso dalla lista civica Azione Imolese – Benedetti Sindaco, per il lavoro svolto sino ad ora in vista della prossima tornata elettorale per le Amministrative 2018 ad Imola. Un augurio di buon lavoro è stato fatto al Candidato Sindaco Franco Benedetti, con l’auspicio che il programma elettorale proposto, (che rivolge particolare attenzione alle persone con disabilità), possa giungere a concreto compimento, nonostante questo Governo che toglie sempre più risorse alle amministrazioni locali, in particolare nel versante degli aiuti alle persone diversamente abili.
Andare a votare è pertanto necessario (in questo referendum non occorre il quorum) per garantire una continuità democratica e di libertà per il nostro Paese. Il voto del 4 dicembre prossimo decide delle nostre sorti, del nostro futuro. Dobbiamo impegnarci affinchè questa riforma non passi. Dobbiamo affermare il nostro NO. E’ in gioco un pezzo importante della nostra democrazia.
Azione Imolese

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