Alessandro Mirri (NCD) e Simone Carapia (FI)
Forse i documenti andrebbero letti prima di esprimere giudizi trancianti che definiscono la mia mozione sui gettoni di presenza un documento improvvisato. Ricordo ai tanti che non conoscono il problema, che quando nel 2013 su proposta del M5S decidemmo di modificare il regolamento, lo si fece all’unanimità in commissione statuto prima e consiglio comunale poi dopo valutazioni emotive quelle si superficiali e poco documentate delle quali io stesso sono responsabile al pari di tutto il consiglio comunale. Oggi, dopo il voto di giovedì che cancella l’iniqua decisione presa allora, si punta il dito contro la presunta volontà di favorire i “furbetti del gettone”, sorvolando su tutti gli altri aspetti della mozione compreso il fatto che rendicontare le assenze-presenze dei consiglieri costa assai di più del risparmio. Ma francamente, dell’ottuso giudizio del M5S mi interessa meno di nulla. Mi infastidiscono e soprattutto mi danno da pensare i giudizi degli amici che stimo. Mi riferisco a Carapia che pur di stare sul piedistallo del moralista di turno e ricercare la visibilità su un tema del quale egli stesso è sempre stato molto critico, si astiene dal votare la mozione con motivazioni artificiose proponendo il ritiro della mozione per poi ripetere in commissione l’inutile rito che già abbiamo e lungamente fatto sul medesimo tema tre anni fa. A sostegno delle sue inconsistenti argomentazioni, denuncia che le commissioni durano spesso pochi minuti, ma non si domanda quali ne siano le ragioni. Se lo facesse si dovrebbe accorgere che la responsabilità è nostra, di noi consiglieri che raramente utilizziamo la commissione per lo scopo per cui dovrebbe essere utilizzata per “esercitare funzioni di studio, istruttoria, di studio, di approfondimento ecc. (art. 20 c. 1 del Regolamento del CC)” perdendo sovente occasione per contribuire a migliorare le proposte della Giunta; responsabilità dei consiglieri dunque, anche la sua o si chiama fuori in perfetto stile tipico dell’onestà grillina?
E infine l’enigma, con l’aggiunta: asse Renzi-Alfano? Oppure insalata mista quella che piace a Simone: Berlusconi – Salvini – Grillo – Meloni- D’Alema – Fratoianni – Fiore (Forza Nuova) – Casapound…? Ai posteri l’ardua sentenza scriveva il grande Manzoni.
Proviamo ad essere seri, se ci riusciamo!
Alessandro Mirri