BOLOGNA – “Dopo il voto che ha di fatto registrato il secco ‘no’ dei residenti davanti alla possibilità di giungere a un’unione forzosa tra i Comuni della Vallata del Santerno e più specificatamente tra Borgo Tossignano, Casalfiumanese e Fontanelice, mi aspetto che il Pd faccia immediatamente retromarcia e abbandoni lo scellerato progetto di fusione. Un progetto mosso più da interessi partitici che da reali vantaggi per la cittadinanza”.
Lo afferma Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord commentando il dato del referendum che ha di fatto sancito la vittoria del “no” in merito alla possibile fusione dei tre Comuni.
“Solo a Casalfiumanese – attaccano Marchetti e Marco Casalini, segretario della Lega Nord della sezione imolese – ha vinto il si, ma con uno scarto di appena 74 voti. La dimostrazione che la nostra gente non ha alcuna intenzione di sottostare a quelli che sono dei veri e proprio diktat politici che non rispecchiano la volontà popolare. Al consigliere Poli – spiega Marchetti -, che di questo progetto è il relatore di maggioranza mentre io lo sono per la minoranza, vorrei fare tornare indietro le accuse che ha mosso alla mia persona. In Aula – ricorda – disse che io criticavo questo progetto senza conoscere il territorio, ma evidentemente sapevo molto meglio di lui quale fosse la volontà dei cittadini”.
E mentre Casalini chiede le dimissioni di Marco Racagna, segretario territoriale del Partito Democratico, Marchetti suona la carica: “E’ evidente che il PD ha giocato sporco fin dal principio, ma ci hanno pensato i cittadini a dargli un bello sberlone. Ora mi aspetto un immediato dietrofront e che si chiuda in fretta questa triste pagina. La volontà della nostra gente è chiara. Alla Regione il compito di rispettarla”.