IMOLA. La BCC della Romagna Occidentale comunica che non applicherà aumenti di costi ai conti correnti per sostenere il salvataggio delle banche in crisi. E’ il presidente Luigi Cimatti a dare questa informazione a seguito della notizia, riportata dai media nazionali, di un incremento delle spese di conto corrente che alcuni noti istituti di credito potrebbero imporre ai loro clienti per rientrare dai contributi versati ai fondi di risoluzione delle banche in crisi.
“La BCC della Romagna Occidentale ha chiuso la semestrale con buoni risultati, annuncia il direttore Andrea Conti: utile in incremento, coperture del complesso dei crediti deteriorati al 44% circa senza contare il valore della protezione delle garanzie ipotecarie, coefficiente patrimoniale CET1 (sinonimo di solidità patrimoniale) al 14% circa. Tutto ciò in un contesto, afferma il direttore, dove la nostra banca non ha mai perso il contatto con il territorio, attuando un concreto sostegno all’economia di imprese e famiglie attraverso la costante erogazione di finanziamenti, tanto è che l’aggregato degli impieghi lordi è incrementato a giugno 2016, rispetto a giugno 2015, di circa il 6,8%”.
Il contributo delle banche al fondo di solidarietà è stabilito per legge e penalizza le banche virtuose. “La nostra BCC – afferma il presidente Luigi Cimatti -, ha versato ingenti somme nel corso del 2015 per il salvataggio delle quattro note banche, incluse anche alcune banche di credito cooperativo. Probabilmente dovremo versare altri contributi nel 2016, ma di certo non intendiamo rivalerci sui nostri soci e clienti. Per fronteggiare questi oneri potremmo dunque comprimere gli utili previsti ma noi, a differenza di altre banche, abbiamo dei valori saldi e non riusciamo a condividere la logica del profitto sempre e comunque”.