Simone Carapia Capogruppo FI Imola
Capogruppo FI Imola
DOPO QUELLO CHE ‘ SUCCESSO 4 ANNI FA, CI VUOLE ANCHE UNA BELLA FACCIA DI TOLLA A PROPORRE CERTE COSE.
CHI GOVERNA IMOLA SI E’ ACCORTO DELL’ACCADEMIA PIANISTICA , SOLAMENTE QUANDO HANNO FATTO IL SERVIZIO AL TG 5 E DA TUTTO IL MONDO SONO ARRIVATI ATTESTATI DI STIMA E COMPLIMENTI
Nel 2012 la città di Imola ha perso una delle più importanti collezioni al mondo di pianoforti. Un insieme di oltre 120 strumenti musicali raccolti in 30 anni di attività dal Maestro Franco Scala, fondatore e direttore dell’Accademia pianistica di Imola. Li comprò tutti Bologna. Per la precisione Fabio Alberto Roversi Monaco, allora presidente del Consiglio direttivo dell’Accademia e della Fondazione Cassa dei risparmio di Bologna.
Al Maestro Scala 4 anni fa gli dissero da Imola “a chi vuol che gliene freghi dei tuoi pianoforti , costano troppo” e oggi gli stessi che governano Imola vorrebbero fare la Città del pianoforte? O sono partiti a scoppio ritardato o 4 anni fa e non 40 anni pensavano ad altro (visto che parliamo delle stesse persone) ed addirittura oggi vogliono creare “La Città del Pianoforte”, apponendo all’entrata della nostra Città e nei luoghi maggiormente frequentati apposita cartellonistica.
La raccolta di strumenti in un Museo, come voleva fare il maestro Scala, sarebbe stata spalla dell’Accademia pianistica di Imola, fiore all’occhiello dell’Italia capace di richiamare l’attenzione di migliaia di studenti da tutto il mondo, poi selezionati per accedere ai corsi. Nella Rocca e a Palazzo Monsignani si esibiscono grandi artisti, ci insegnano grandi professori. Si fosse ragionato con lungimiranza, il museo sarebbe ora più pubblicizzato dell’autodromo, considerato invece più produttivo nonostante le competizioni da serie B messe insieme dall’addio della Formula 1. Una collezione irripetibile sulla storia del pianoforte e della musica, associata ad una delle più titolate Accademie pianistiche d’Europa, non si potuta realizzare grazie alla miopia politica di quelli che oggi vorrebbero fare Imola Città del pianoforte.
Ma si rendono conto di quello che fanno questi piddini nostrani? Si sono accorti dell’ importanza dell’ accademia pianistica solamente quando è stato fatto il Servizio sul Tg 5 e da altre parti d’Italia , d’Europa e del Mondo hanno iniziato ad elogiare l’Accademia Pianistica nata e sviluppata grazie al prezioso contributo del Maestro Scala.
Siamo passati dal “chi se ne frega, costano troppo i pianoforti” e ce li siamo fatti portare via da Bologna, al voler attivarsi, con una Mozione in Consiglio Comunale, presso le Istituzioni nazionali affinché venga riconosciuta Imola come la Città del pianoforte e dell’alta formazione musicale.
Ci vuole un bel coraggio e soprattutto una super faccia di tolla…ma chi governa Imola è oltre…
Simone Carapia
Capogruppo Fi Imola