Mentre il comune si rallegra per l’aumento dei bambini iscritti agli asili nido (più 16% rispetto all’anno precedente), tra le famiglie iniziano a diffondersi i malumori dopo il calcolo della retta personalizzata, per la quale i genitori dovevano presentare all’ufficio scuole il modello Isee entro il 29 luglio 2016.
Purtroppo le famiglie imolesi ammettono che è non era possibile scegliere altri servizi educativi diversi da quelli cittadini, perché questo significava svegliare prestissimo bimbi di pochi mesi per portarli in altri comuni per poi tornare al lavoro a Imola.
Per cui i genitori hanno dovuto fare i conti con la retta personalizzata. Invece coloro che si sono dimenticati di presentare il modello Isee entro la data sopra indicata, dovranno corrispondere al comune di Imola la retta mensile massima
di 550 euro.
Noi abbiamo intervistato la famiglia Rossi con due figli piccoli, una casa di proprietà(con due camere da letto e un bagno) e due genitori con un lavoro da dipendenti e che quindi hanno bisogno del servizio per i bambini.
Il calcolo dell’importo Isee di questa famiglia è risultato 35000 euro e la corrispettiva retta dell’asilo nido è 440 euro mensili per il bimbo piccolo, mentre per l’altro figlio pagheranno 260 euro alla scuola materna privata.
Con un Isee superiore a 25000 euro, questa famiglia non beneficerà neppure della riduzione del 20% che spetta a chi ha due figli iscritti ai servizi Imolesi.
Così la famiglia Rossi si troverà a pagare, per il prossimo anno scolastico, 700 euro per mandare i figli all’asilo; che corrisponde quasi allo stipendio della madre.
Davanti alle perplessità della signora che si stava chiedendo se rinunciare al lavoro o mandare i figli all’asilo, abbiamo chiesto perché hanno mandato il figlio maggiore nella scuola privata che risulta più costosa.
La risposta è stata semplice: dato che nella scuola pubblica ci sono stati problemi di discontinuità delle docenti sono stati indirizzati dal responsabile servizio scuole Daniele Chitti verso un altro servizio e in quel momento c’erano posti solo in una scuola privata gestita da una cooperativa.
Poi abbiamo saputo che la cooperativa sociale è una cooperativa bianca vicino agli ambienti cattolici.
Ecco, forse è proprio questo il sistema integrato che il comune di Imola sta mettendo in atto: spartirsi i bambini per guadagnare tutti!
Movimento 5 Stelle Imola

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