Dopo la risposta dell’Assessore riteniamo ancora limitato l’intervento nei confronti degli alunni con difficoltà di apprendimento (BES,DSA, ADHD): i fondi dati agli Istituti probabilmente si perderanno nella divisione tra i vari plessi e le varie classi, dato che non sono mai stati organizzati, con queste cifre, percorsi specifici. Inoltre è possibile che qualche istituto abbia elaborato un progetto pilota, ma nella maggior parte delle scuole queste attività non sussistono.
Infine è vero che esiste uno sportello dedicato; ma ancora una volta tutto è lasciato in mano alla buona volontà dei genitori e degli insegnanti.
Detto questo, apprendiamo con gioia l’introduzione della nuova figura “dell’Educatore di Istituto”, ma anche l’Assessore Brienza capirà, che un Istituto Comprensivo comprende dalle 50 alle 80 classi e per quanta buona volontà possa metterci questa persona farà fatica a seguire tutti coloro che hanno delle carenze.
Quindi rinnoviamo l’invito al Comune di Imola per un maggiore impegno nei momenti più delicati del percorso scolastico di ogni alunno come nelle sezioni di scuola materna o nelle classi prime di ogni ordine di scuola soprattutto quando i docenti, tramite i propri dirigenti, chiedono sostegno alle situazioni difficili.
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