Si è tenuto oggi presso l’Autodromo di Imola il convegno dal titolo “Focus Sicurezza stradale ed Omicidio stradale”.
Alla presenza di numerose autorità tra cui il vice sindaco di Imola, Roberto Visani, che ha tagliato il nastro e dato il via ai lavori, 10 relatori provenienti da tutto il paese, autorevoli realtà professionali e capisaldi fra gli operatori di polizia, hanno rilevato le troppe criticità di una legge nata purtroppo più da una spinta “emotiva” che da buon senso del legislatore.
Lo stesso magistrato, dott. Romano Dolce, non ha esitato nel criticare il testo di legge definendolo in contraddizione con gli stessi dettami del codice penale e, probabilmente, in contrasto con la Costituzione.
Un dibattito dai ritmi elevati che ha catalizzato l’attenzione dei circa 150 intervenuti.
Tra i relatori: Vasco Talenti – Comandante Polizia Municipale di Imola (BO); Ugo Sergio Auteri Funzionario Polizia Municipale Unione dei Comuni Romagna Forlivese; Alessandro Scarpellini – Comandante Polizia Municipale di Cesenatico (FC); Ezio Bassani – Comandate Polizia Municipale Serravalle Scrivia (AL); Domenico Giannetta – Comandante polizia Municipale Atripalda (AV); Paolo Goglio, Direttore NoiSicuri; Michele Miccoli, Avvocato penalista e Professore universitario e Presidente Associazione Piemmenews; Gabriele Bordoni, Avvocato Cassazionista del Foro di Bologna; Luigi Del Giudice, P.L. San Giuseppe Vesuviano (NA) Coautore e Docente “Soprov.it”; Mauro Seclì, Assistente P.L. Sesto San Giovanni (MI) e Davide Baroncini, Consigliere delegato DEKRA
“Nel corso dei lavori sono state evidenziate in particolare alcune criticità operative in relazione all’attività di indagine della polizia stradale negli interventi di rilievo dei sinistri stradali con particolare riguardo all’accertamento dell’alterazione del conducente dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche e sostanze stupefacenti.La nuova legge, prevede infatti l’istituto del “prelievo coattivo ematico”, in sostanza un prelievo forzato presso un presidio sanitario da effettuarsi anche con l’uso della forza, in caso di rifiuto di sottoporsi al controllo da parte del conducente coinvolto in un incidente – spiega Ugo Sergio Auteri -. E’ stato inoltre sottolineata la mancanza di alcune violazioni tra le aggravanti previste dal nuovo testo di legge, stupisce infatti che non sia stato preso in considerazione l’uso improprio del telefono in auto, causa di grave disattenzione.Alcuni relatori hanno evidenziato che la cosiddetta legge sull'”Omicidio stradale”, che prevede la reclusione fino ad un massimo di anni 18, prevede una pena non proporzionata rispetto ad altri reati ritenuti “socialmente” più pericolosi”.
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