Dopo che il sindaco si è accorto che sempre meno persone sono disposte a credere che lo smantellamento a rate del nostro ospedale si possa chiamare efficentamento del servizio, il medesimo ormai fuori tempo massimo ha deciso di recitare la parte del difensore degli interessi degli imolesi. Il gruppo consigliare del PD invece ha pensato di preparare un ordine del giorno in favore dell’autonomia della nostra AUSL per tentare di convincere i propri elettori che loro sono ancora una forza politica a favore della sanità pubblica, e questo ovviamente solo nella speranza di poter raccattare ancora quel 51% di voti necessari per continuare a restare padroni di Imola per un altro lustro.
Qualcosa però dev’essere andato storto, perché dopo la commissione nella quale la maggioranza aveva ribadito la sua granitica volontà di presentare il documento in questione in consiglio, e questo come al solito alla faccia dei gruppi di minoranza che invece hanno richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla sanità (non ancora fissato), il medesimo improvvisamente è sparito.
Evidentemente anche tra le fila della maggioranza piddionoimolamigliorefornaceviva imolese sta iniziando a farsi strada in maniera prepotente l’imbarazzo di dover sempre recitare la parte della foglia di fico davanti alle vergogne dei tagli alla sanità renziani, come ad esempio i 10 miliardi appena annunciati dalla ministra Lorenzin http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/27/sanita-arrivano-dieci-miliardi-di-tagli-per-decreto-stop-a-visite-e-medici/1908992/
M5S IMOLA