Gia la nostra Asl non è un “fulmine di guerra” è stata maglia nera in regione per i tempi d’attesa delle prestazioni e per altre vicende che hanno interessato Procure e Guardia di Finanza, ma farci addirittura inglobare da chi ha dei buchi di bilancio da 70 milioni di euro come l’Ausl di Bologna?
Invito quindi chi Governa il territorio a riflettere anche su questo.aspetto non irrilevante e di poco conto .
Dal Direttore Generale dell’Ausl imolese Rossi nessun segnale di discontinuità dal precedente mandato della Lazzarato ( anzi nessun segnale in generale) e si avvalora sempre piu’ la tesi che il Direttore indigeno sia stato scelto veramente per seppellire l’Ausl imolese.
La città deve essere messa a conoscenza di queste situazioni che chi Governa vuole celare e soprattutto delle riorganizzazioni che si vogliono intraprendere all’ospedale e non a cose fatte in sordina come è avvenuto fino ad oggi comprese le ultime dimissioni di Bonci. Oltretutto le continue riorganizzazioni, che hanno toccato quasi tutti i reparti dell’Ausl imolese, il più delle volte sono state subite dagli operatori, e hanno portato il personale ad avere uno stato di affaticamento e tensione nell’ambiente di lavoro a danno della qualità del Servizio.
In queste condizioni cadremo dalla padella nella brace in riferimento ai servizi e qualcosa iniziamo già a toccare con mano sul Santerno ( analisi e prelievi ecc…) e dal punto di vista finanziario, visto la voragine che pare avere l’ausl felsinea che ci dovrebbe fagocitare con il placet di chi governa il territorio imolese.
Simone Carapia
Capogruppo Fi Imola