Da Repubblica Bologna. Mi chiedo sinceramente se anche i nostri colleghi consiglieri comunali imolesi debbano avere l’approvazione per le proprie azioni o prese di posizione da un anonimo staff guidato dal capo di una azienda privata? Un Amministratore pubblico deve potere essere autonomo nelle proprie scelte. L’indipendenza della politica da poteri occulti è un principio base per un Amministratore pubblico. Io penso che dovere rendere conto a uno staff anonimo sia di una gravità inaudita. I Consiglieri imolesi del M5stelle a chi devono rispondere? Non ai cittadini evidentemente. Quando si candideranno tra due anni a guidare la città dovranno sottoscrivere un contratto di questo tipo con la Casaleggio Associati? Sono domande legittime da porre a chi vorrebbe candidarsi alla guida di Imola. I Consiglieri imolesi risponderanno a queste domande o resteranno silenti? Essi sono allineati col loro candidato sindaco di Bologna Bugani il quale in questi anni di estrema vicinanza al direttorio ha eliminato politicamente tutti i suoi avversari interni? Forse per alcuni è sempre meglio non disturbare il manovratore e restare sulla cresta dell’onda politica piuttosto che dimostrare indipendenza ed autonomia di pensiero?
Marcello Tarozzi, capogruppo Pd