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I 100 ANNI DI MARIA NEGRONI, UNA STORIA DI TANTO LAVORO, ‘TRIONFO’ E PANCETTA

Gli auguri del sindaco Daniele Manca

100 anni Maria Negroni

Davvero una mega festa, con oltre una settantina di familiari, quella per i 100 anni di Maria Negroni. In realtà gli anni li ha compiuti il 5 maggio scorso, ma per ritrovarsi tutti, compresi i parenti che vengono da fuori Imola, è stata scelta una domenica in un ristorante sulle colline della città. Fra i presenti alla festa, c’erano anche la sorella Bernardina di 89 anni, oltre al figlio Franco ed ai nipoti Piero e Ilaria. A formularle gli auguri a nome della città di Imola e consegnarle la medaglia dei centenari è stato il sindaco Daniele Manca.

Nata a Medicina il 5 maggio 1916, in una numerosa famiglia di mezzadri, con sette fra fratelli e sorelle, Maria Negroni fin da bambina ha dato una mano in casa ad accudire la famiglia, oltre che lavorare nei campi. Da ragazza è andata per qualche anno a servizio a Bologna, mentre nel 1938 la famiglia si è trasferita in un altro podere a Sasso Morelli, sempre a mezzadria. Poi nel 1946 il matrimonio con Guerrino Foschi, da cui è nato il figlio Franco, mentre pochi anni dopo la famiglia si trasferiva in centro a Imola. Rimasta vedova, di giorno lavorava come operaia alla fornace laterizi, mentre di sera al ristorante Ziò. Una vita di lavoro che è continuata anche dopo le seconde nozze con Luigi Zenzani. Una tempra forte, quella di Maria Negroni, rimasta vedova due volte, che fino a cinque anni fa ancora gestiva il suo orto degli anziani in via Bel Poggio. “Oggi è ancora ben in forma e prende solo una mezza pastiglia per la pressione. Forse il segreto è nel tanto lavorare che ha fatto e nell’alimentazione: adora la pancetta e l’aglio” racconta Stella Negroni, di cui Maria è zia. Ha sempre amato leggere ‘Topolino’ e lo fa ancora oggi, scegliendo nella ricca collezioni di fumetti. “Da quando è andata in pensione si è appassionata al gioco delle carte e ancora oggi, tutti i giovedì e le domeniche pomeriggio ci ritroviamo a giocare a “trionfo” e la zia Maria non sbaglia mai un colpo” racconta la nipote Stella.

Insomma una ‘quarta età’ vissuta in serenità. “Negli anni la vita le ha reso un po’ di quello che le ha tolto” conclude la nipote Stella Negroni.