Si è svolto questo pomeriggio in Piazza Matteotti il primo Slotmob cittadino contro il gioco d’azzardo. Lo slotmob nasce dalla volontà di promuovere quegli esercizi che hanno detto NO all’azzardo, non aprendosi alle slotmachines o rinunciandovi, perdendo i ricavi ma guadagnandone in relazioni sociali: in particolare lo slotmob di oggi è nato intorno a Caffè Bologna e Opera Dulcis in Piazza Matteotti, che hanno detto NO all’azzardo. A organizzare l’evento sono stati Comune di Imola, Ausl – Sert, Caritas diocesana, Movimento dei Focolari, Agesci, Movimento Lavoratori e Movimento Studenti di Azione Cattolica, Comunità Missionaria di Villaregia, Libera – Presidio del Circondario Imolese, Acli, CSI, Ucid, Officina Immaginata, Casa di Cultura Islamica di Imola, Danzerini e Canterini Romagnoli “T. Baruzzi”.
Il pomeriggio ha visto dalle ore 16 giochi sociali per grandi e piccoli, organizzati dall’Agesci, mentre i Canterini e Danzerini Romagnoli “T. Baruzzi” hanno proposto una spettacolo di danze popolari. Sono poi intervenuti a portare un breve saluto il direttore della Caritas Luca Gabbi e l’assessore al Centro storico Elisabetta Marchetti, che ha consegnato ai titolari dei due locali Caffè Bologna e Opera Dulcis le vetrofanie “SlotFreeER” preparate dalla regione Emilia Romagna per gli esercizi che hanno rinunciato alle slot.
“Il Comune di Imola è impegnato nel costruire una cultura delle relazioni fra le persone, del fare festa stando insieme, come accaduto in questa piazza oggi pomeriggio, senza la presenza delle slot machines. Vogliamo promuovere azioni per rendere consapevoli che il gioco d’azzardo non è la normalità” ha sottolineato Elisabetta Marchetti.
Infine, è intervenuto il prof. Luigino Bruni, docente universitario e promotore del movimento slotmob nazionale. “Slotmob nasce dalla scelta di smettere di fare colazione nei locali con le slot” ha detto il prof. Luigino Bruni, che ha aggiunto “si può protestare dicendo No all’azzardo facendo festa”. “L’azzardo oggi è uno dei luoghi che mangia poveri: come può il governo fare cassa sui poveri?” si è chiesto Bruni concludendo “vogliamo togliere le slot dai bar! Un bar senza slot ha più spazio per le persone”. Infine, l’invito rivolto alle centinaia di persone presenti: “Non abbandoniamo i bar che hanno fatto una scelta etica!”.
All’iniziativa era presente anche il Vescovo di Imola, S.E. mons. Tommaso Ghirelli.