Nell’episodio del 2015 il raggiro fu quello di cancellare di fatto gli sconti ai cittadini virtuosi che facevano la differenziata e lasciandoli solo a quelli che si sarebbero presi la briga di conferirli all’isola ecologica, contando furbescamente che pochi o nessuno l’avrebbero fatto.
Quest’anno invece hanno usato un sistema più elegante, vale a dire non hanno nemmeno permesso ai consiglieri di vedere i conti esatti dai quali sono partiti, cioè quelli di ATERSIR che determinano il costo totale del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. L’unica cosa che a riguardo la giunta graziosamente ha fatto intravedere è la cifra di 8.508.494 € inserita a pagina 2 della proposta di delibera di consiglio comuale votata ieri dai consiglieri trinariciuti di maggioranza, capaci di votare senza vergogna qualsiasi cosa il sindaco gli metta sotto il naso.
Questa cifra, da quello che ci è dato sapere, è quella che ATERSIR definisce come costo totale (Ctot) e che in parole povere è il totale delle fatture che il gestore di tale servizio (nel nostro caso HERA) invierà al nostro comune quest’anno. La cosa interessante è che l’anno scorso questa cifra era pari a 8.269.091€. Se i numeri fossero confermati significa che il nostro rappresentante in ATERSIR, l’assessore Tronconi, ha approvato un aumento del 2,9%, che di fronte a una deflazione dello 0,3% (dati ISTAT da marzo 2015 a marzo 2016), significa un grazioso regalo al gestore del servizio pari a circa il 3,2%. Sarà poca roba, come irridenti ci rispondono sempre gli assessori imolesi, ma in 10 anni, come registrato dalla CGIA di Mestre (1) a livello nazionale questa poca roba ha già significato un bel + 50% della tariffa sui rifiuti, e questo al netto dell’inflazione e con tanti saluti alle mancie elettorali da 80 € del pifferaio magico di turno.
Ormai è chiaro che per bollire gli elettori le maggioranze renziste a tutti i livelli (dal comune, alla regione impegnata a privatizzare il servizio sanitario, fino al governo che invita i cittadini all’astensione), hanno deciso di utilizzare tutte la stessa tecnica usata nel famigerato esperimento della rana, quelllo dove aumentando la temperatura poco alla volta la malcapitata non se ne accoge e finisce lessata.
La buona notizia però è che già ad ottobre tutte le rane stanche di essere prese per i fondelli potranno assestare un bel calcio in quelli dei finora gaudenti fischiettatori di regime.
M5S Imola