Pronto Soccorso Imola, 10 ore di attesa prima del ricovero per una 86enne a rischio occlusione intestinale.
Dieci ore al pronto soccorso dell’ospedale di Imola è quanto ha atteso una signora di 86 anni ieri , prima di essere ricoverata presso il nosocomio di Santa Maria della Scala. Arrivata alle 7 della mattina al Pronto Soccorso, nell’arco della giornata gli hanno fatto la tac e visite chirurgiche e poi al calar del sole, alle ore 20, hanno deciso di ricoverarla per rischio di occlusione intestinale e diverticoliti infette. Ma vi sembra possibile che una signora di 86 anni debba aspettare tutto un giorno al Pronto Soccorso prima di essere ricoverata?Oltretutto non è il primo caso che si registra a Imola e interessa anziani in difficoltà. Le persone anziane debbono essere trattate con grande attenzione, tanto più quando sono costrette a vivere un’esperienza delicata come quella del Pronto Soccorso, ma ad Imola questa particolare attenzione e sensibilità pare non esserci. Quand’è che il Direttore Generale dell’Ausl imolese Rossi penserà ad introdurre un percorso rapido che eviti a queste persone particolarmente fragili la permanenza e l’attesa in una zona, quella dell’emergenza, che può provocare ansia, malessere e squilibrio a chi invece necessita di rassicurazione e di cura. Il “codice d’argento” in altre Ausl viene attribuito dall’infermiere triagista del Pronto Soccorso alle persone anziane che sommano una serie di caratteristiche di fragilità. L’età avanzata, le patologie in atto o pregresse, i precedenti ricoveri, le terapie farmacologiche in corso sono tutti elementi che vengono valutati e che contribuiscono ad attribuire all’utente il “codice d’argento”. Quando scatta il “codice d’argento”, l’anziano viene affidato ad un operatore sanitario e accompagnato al Reparto di Geriatria per la visita da parte dello specialista. Se poi l’esito è il ricovero, il Reparto lo comunica al Pronto Soccorso per la chiusura dell’iter burocratico; allo stesso modo, il Reparto segnala al Pronto Soccorso, senza che l’utente debba passare di persona, l’avvenuta dismissione nel caso in cui le condizioni dell’anziano visitato la consentono. Non usufruiscono del “codice d’argento”, ovviamente, gli utenti anziani che in Pronto Soccorso hanno una condizione da “codice rosso” o da “codice giallo”, i quali accedono direttamente all’area rossa; né ne usufruiscono i pazienti anziani con problematiche minori e immediatamente risolvibili Non parliamo di procedimenti fantasmagorici e allora cosa aspetta l’ausl imolese a sanare queste situazioni ? Dobbiamo far aspettare in un Pronto soccorso i nostri anziani così tanto? Penso che Imola e i nostri anziani non se lo meritino.
Simone Carapia Capogruppo Fi Imola