la vigilia di una festività è certamente un giorno per la famiglia, per se stessi. Valori non sviliti se sabato, in quanto consiglieri comunali, si partecipa ad una seduta di commissione della durata di due ore, per cercare di dare una buona e giusta notizia ad un’impresa locale e tutte le realtà affini.
Le scrivo io, perché anch’io domenica andrò a messa e sabato lavorerò. Perché se Dio si riposò al settimo giorno, vuol dire che il sabato si può andare in commissione oppure in azienda, ufficio, negozio. E mi permetto di obiettare sulla sua frase a commento della calendarizzazione della seduta: “sottolinea la assoluta mancanza di rispetto per i tanti che in questo giorno hanno altro da fare”. Nessuno esulta nel partecipare ad una commissione il sabato di Pasqua, ma a volte un sacrificio può essere rispettoso anche nei confronti di altre esigenze, della cittadinanza e nostre.
Non partecipare ad una commissione già convocata è un rovinare i piani del nostro servizio pubblico, un rimandare un confronto di un paio di ore. Un vero peccato.
Buona Pasqua a tutti