Non stiamo rispondendo a questi attacchi, le istituzioni di ogni ordine e grado sono morbide, fragili,impotenti e continuano a voltare la testa e a permettere questo. E’ ora di reagire, con controlli serrati alle frontiere, nelle moschee, nei luoghi di culto e d’aggregazione islamica. Perché siamo consapevoli che non tutti i musulmani sono jihadisti, ma tutti gli jihadisti passano dalle Moschee.
Non si vogliono fare semplificazioni per amplificare la paura o fare terrorismo psicologico, ma non si puo’ nascondere la testa sotto la sabbia e dire che va tutto bene, perché questo con l’andar del tempo porterà un sacco di guai anche al nostro territorio. Con questo atteggiamento farisaico condito da una buona dose di menefreghismo non si va da nessuna parte, anzi in questo modo non si vuole il Bene e la Sicurezza delle nostre Comunità.
Anche il nostro territorio non è esente e ha visto il passaggio di Musa Cerantonio definito il predicatore dell’Isis o l’espulsione di Khalid Smina, cittadino marocchino, integralista, che faceva parte della rete di Jarraya Khalil , per questo bisogna tenere alta la guardia e non dire che va tutto bene, come fanno spesso le nostre Amministrazioni, anche quando non si conoscono le cose e peggio ancora non si ha il polso del territorio.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola