RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI COMUNE DI IMOLA : ORA SI FACCIA UN CONSIGLIO URGENTE, PERCHE’ CHI GOVERNA DEVE DARE MOLTE SPIEGAZIONI
SUGGERIREI AL SINDACO DI PASSARE DALLA CERNOBBIO ALLA CERNOBYL DELLE PARTECIPATE
Ora si faccia un Consiglio Comunale URGENTE per discutere della relazione della Corte dei Conti. Chiederò anche al Presidente della Commissione Bilancio Frati di fare una commissione propedeutica al Consiglio su questa vicenda.
Penso che l’intera assemblea consigliare dovrà andare in aula, dopo aver letto l’intera relazione ( che tra l’altro rispetto ad altri Comuni Emiliano Romagnoli non ci è stata ancora fornita……e qui si vede quanto tengono alla trasparenza e chiarezza), e predisporre documenti che impegnino l’amministrazione ad ottemperare urgentemente queste mancanze che hanno evidenziato i magistrati contabili
Imola è risultata infatti tra le amministrazioni della Regione cui i magistrati contabili regionali muovono più contestazioni nella loro relazione sulla verifica interna degli enti locali. Per le società pubbliche del territorio, in particolare, si parla addirittura di “plurime lacune nel concreto esercizio del controllo”
A partire dalle questioni più tecniche, come il parere di regolarità amministrativa e contabile: l’ente di Piazza Matteotti, tramite il responsabile del servizio finanziario, non ha verificato l’andamento delle entrate in relazione agli equilibri complessivi di bilancio, gli andamenti di cassa e la conseguente effettiva copertura della spesa, e poi un’altra lacuna è dettata dal controllo di gestione, diretto a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati dal Comune. Il Comune sul Santerno , non ha avviato processi di analisi dei comportamenti degli altri enti, che sarebbero invece stati auspicabili per migliorare l’erogazione dei servizi in termini di spesa e qualità.
Sugli equilibri finanziari arriva poi l’affondo della Corte dei Conti che scrive che per far quadrare i bilanci, lavori, servizi e forniture vanno acquistati facendo ricorso il più possibile alle cosiddette centrali di committenza, tipo Consip e Me.pa. Ma a fronte di percentuali elevate di alcuni enti Imola si ferma al 6%, con un insufficiente utilizzo dello strumento…..maglia nera in Emilia Romagna.
Le piu’ gravi note dolenti sono quelle che arrivano dal controllo delle partecipate. Per il 2014 Imola ha dichiarato di non aver effettuato il monitoraggio sulla situazione contabile, gestionale e organizzativa delle società. E nemmeno quello sul rispetto delle norme inerenti ai vincoli di finanza pubblica. Così come non sono state adottate direttive per il contenimento delle spese del personale, con il Comune che ha addirittura evidenziato difficoltà nel ricevere informazioni dalle società.
Credo che dopo questa relazione ci debba essere un passaggio istituzionale e certamente chi Governa, che fino ad oggi ha raccontato cose molto diverse, deve venire in aula a dare MOLTE spiegazioni alla Città.
Suggerisco al Sindaco Manca ( che voleva fare un festival delle partecipate stile Cernobbio) di passare dalla Cernobbio alla Cernobyl delle partecipate…..visto quello che ci dicono dalla Corte dei Conti.
Simone Carapia
Capogruppo Fi Imola